"Una scelta dovuta a ragioni organizzative e culturali. Infatti gli uliveti sono facilmente ed immediatamente recuperabili e, nelle nostre zone, producono un olio di alta qualità. Dal punto di vista culturale - sottolineano quindi i membri della Cooperativa - dare una spinta alla produzione di olio vuol dire ridare vita alle nostre tradizioni e alla nostra storia. Non sono passati molti anni da quando in ognuno dei nostri borghi più grandi funzionava un frantoio. Da non trascurare le ricadute sulla tutela del territorio e la prevenzione dei rischi idrogeologici".
"È per questo - proseguono - che chiediamo a tutti i proprietari di uliveti abbandonati di volerli lasciare a disposizione del nostro progetto per recuperarli e rimetterli in produzione. I terreni non cambierebbero proprietà mentre siamo pronti a valutare insieme un contratto di affitto e, naturalmente, la messa a disposizione di una quota dell'olio prodotto. Abbiamo già avuto numerose disponibilità di terreni e vorremmo ampliare la produzione.
Appena organizzati saremo pronti a utilizzare giovani del nostro territorio. A tutti coloro che sono interessati chiediamo di contattare il dottor Andrea Ballerini che è il responsabile del progetto per la nostra cooperativa al numero 3932149134".