Anche se ci scoccia sentirlo, è anche colpa nostra!
Il nostro Vara è un fiume bellissimo. Se andaste sulle sue rive, alcune sabbiose, altre ciottolose, fareste innanzitutto un respiro profondo che viene spontaneo per l’immediato senso di pace che subito si prova. Poi comincereste a sentire il fiume “parlare” con il suo borbottio più o meno intenso a seconda della stagione; poi, iniziando a guardarvi intorno, vedreste alcuni uccellini di colori più vivaci del solito volicchiare e cinguettare allegramente. L’ultima volta che mi sono avvicinata al corso d’acqua, non ci crederete, ma mi si è avvicinata una bellissima anguilla che, per la cronaca, è una specie ad un passo dall’estinzione. L’acqua poi, così trasparente, mi commuove sempre. Porto sempre qualche sacchetto per raccattare gli immancabili pezzi di plastica e rifiuti di ogni tipo che incontro, ma mai, mai avevo visto uno spettacolo così triste come documentato dalla foto.
Questa desolazione la potete “ammirare” alla confluenza del Vara in un altro bellissimo fiume che, dopo aver percorso 70 km, sfocia nel nostro mare, la Magra.
Anche se vorremmo darla ad altri, la colpa è anche nostra. Noi ci siamo dimenticati della bellezza che si trova ad un passo da casa nostra, non la degniamo neanche di uno sguardo, né di un pensiero, né di un po’ del nostro tempo per goderne. Se la guardassimo, la pensassimo, la godessimo, noi la custodiremmo e la difenderemmo dalla bruttezza, dall’ignoranza e dalla stupidità.
Lettera firmata