Non si può ancora mettere la parola fine al giallo di Buonviaggio: dopo il ritrovamento del cadavere di Fabio Cozzani, 51enne spezzino, avvenuto martedì mattina all'interno di un'officina di Buonviaggio, l'autopsia ha confermato che la morte sarebbe avvenuta a causa della ferita alla testa, escludendo l'ipotesi del suicidio e dell'omicidio. Resta come più accreditata dunque l'ipotesi che l'uomo sia accidentalmente caduto mentre cercava di cambiarsi i vestiti bagnati: forse, essendo al buio, ha compiuto un movimento che non gli ha permesso di mantenere l'equilibrio ed è caduto andando a sbattere la testa contro il palo di ferro che i carabinieri hanno trovato sporco di sangue.
Un importante punto fermo in questo mistero, che però non mette ancora la parola fine: i carabinieri stanno ancora procedendo con le indagini per fare chiarezza sulle ultime ore di vita dell'uomo.
Fino ad ora è emerso che, rientrando a casa dal lavoro, l'uomo ha avuto un incidente lungo la strada, a poche centinaia di metri dall'officina dove è stato trovato cadavere, la mattina dopo. Sul luogo dell'incidente era giunta un'ambulanza e i militi hanno testimoniato di averlo visto chiaramente e di aver parlato con lui, mentre era intento a dare una mano, per far defluire il traffico. Cozzani, secondo quanto emerso fino qui, si sarebbe allontanato dal luogo poco dopo che i militi del 118 si sono allontanati, non riuscendo a far ripartire la macchina, ma il perchè resta da chiarire.
Sono stati in tanti a farsi avanti in queste ore con i carabinieri, fornendo importanti testimonianze. Alcuni automobilisti che l'altra sera hanno percorso quella strada hanno confermato di averlo visto e tutti hanno precisato che il 51enne era solo.