Di seguito il testo dell'annuncio, pubblicato sul sito dell'ente.
L’Ente Nazionale Protezione Animali ha temporaneamente sospeso il recupero e di trasferimento delle caprette di Palmaria. Lo stop – fa sapere Massimo Pigoni, responsabile dell’operazione – si è reso necessario per un guasto alla chiatta, che provvede al trasferimento degli animali dall’isola alla terraferma. Le attività di messa in sicurezza, salvo eventuali e ulteriori imprevisti, dovrebbero riprendere tra una decina di giorni non appena il barcone tornerà in piena efficienza.
Prosegue invece a pieno ritmo il monitoraggio degli esemplari presenti sull’isola. Per tracciare un bilancio è ancora presto, tuttavia, in questi primi giorni (l’intervento a Palmaria è iniziato appena sei giorni fa, sabato 3 febbraio) di operazioni, i volontari hanno notato che le caprette sono suddivise in piccoli gruppi composti da 10/15 esemplari. «Quelli più vicini alla zona di attracco sono anche i più mansueti, abituati evidentemente alla presenza dell’uomo. Si lasciano avvicinare – spiega Pigoni – e accettano anche del cibo. Gli animali che vivono nella parte meno frequentata manifestano comportamenti selvatici. Sono più guardinghi e stanno sempre all’erta per la presenza di possibili predatori».
Insomma, la sospensione delle catture non ferma l’attività dei volontari. I quali, anzi, pensano di sfruttare lo stop per intensificare le attività di mappatura demografica con il posizionamento delle video trappole. Prosegue intanto il crowfunding. Chi volesse aiutare economicamente l’Enpa, partecipando così al salvataggio delle caprette, può cliccare su questo link.