Dopo diversi presidi sotto l'ospedale Sant'Andrea della Spezia, questa mattina i lavoratori Coopservice replicano nuovamente, ma aggiungono anche il corteo per le vie del centro città, sino a Via Fazio dove si trovano gli uffici ASL e dove proveranno a parlare con i dirigenti.
Le motivazioni alla base della protesta sono sempre le stesse, visto che la situazione non sembra sbloccarsi e si trascina da mesi senza significativi passi in avanti.
I lavoratori chiedono innanzitutto il corretto inquadramento contrattuale, ovvero il contratto di operatori socio sanitari, il contratto C2 delle cooperative sociali.
"Noi non ci fermiano - ribadisce Vincenzo Muratore della CGIL - chiediamo il contratto che meritiamo, siamo operatori socio-sanitari, siamo figure di supporto infermieristico e chiediamo quello che ci spetta.
Noi facciamo assistenza al malato, ma non siamo riconosciuti, facciamo lavori promiscui, ci usano come sguatteri".
“Siamo ancora qui a protestare per il corretto inquadramento contrattuale e adeguati carichi di lavoro” - afferma Luca Comiti, segretario provinciale Filcams CGIL - “Una vertenza che va avanti perché l’azienda non riconosce le giuste rivendicazioni dei lavoratori. Un atteggiamento che va a scapito dei pazienti: con questa organizzazione e questi carichi non è possibile garantire la corretta pulizia delle strutture ospedaliere. Coopservice deve aprire un tavolo di trattativa in cui discutere una volta per tutte l’organizzazione del lavoro e inquadramento contrattuale”.