Il Vescovo ha disposto il trasferimento del parroco di Vernazza dal borgo delle Cinque Terre a Bocca di Magra. Ora un gruppo di parrocchiani ha deciso di scrivere a Monsignor Luigi Ernesto Palletti esprimendo tutto il proprio rammarico.
Questa la lettera.
Eccellentissimo Vescovo Monsignor Luigi Ernesto Palletti,
a nome di un gruppo di parrocchiani della comunità di Vernazza (Cinque Terre) le inviamo alcune foto della cena di saluto che è stata organizzata per il nostro Parroco Don (Giovanni) Jan Roman Rogoziński.
Abbiamo appreso con grande sgomento della sua decisione di trasferire Don Giovanni alla parrocchia di Bocca di Magra.
Consapevoli del fatto che i cambiamenti fanno paura e che Lei avrà sicuramente buone ragioni per effettuarli, ci resta comunque davvero difficile capire perché sia stato necessario stravolgere una situazione pastorale e parrocchiale collaudata e perfettamente funzionante da 17 anni.
Don Giovanni ha sempre saputo accogliere con il sorriso tutti in paese, "furesti" compresi, senza discriminazioni di alcun tipo, ed ha portato avanti in questi anni (resi ancora più impegnativi dall'alluvione del 2011) con cura e dedizione tutte le nostre tradizioni religiose e culturali.
Si è impegnato tantissimo per la nostra comunità, nel sociale, nell’assistenza, non facendo mai mancare il suo impegno, non solo nell’attività liturgica. Un sacerdote sempre presente che è riuscito a trovare con pazienza e determinazione giusti canali di comunicazione e confronto con chi la Chiesa non la frequentava più da anni.
Ci auguriamo, perciò, che le lamentele di pochi non abbiano avuto più eco della soddisfazione di molti.
Noi siamo una comunità periferica e diversamente dalla città abbiamo un' identità ben definita che constatiamo ogni giorno sgretolarsi e perdersi; occorrono quindi sacerdoti ben preparati per questa missione pastorale....tutto ciò vuole essere un invito alla riflessione sulle Sue future decisioni riguardanti la comunità di S. Margherita di Antiochia a Vernazza che senza il suo parroco avverte già da giorni la mancanza di una guida pastorale forte come quella di Don Giovanni.
Nel ringraziarLa per la pazienza, rispettosamente La salutiamo.