Una attività ben avviata ed in continua crescita, quella di un noto bar spezzino, tanto da attrarre sempre un gran numero di clienti e permettere alla società di arrivare a gestire tre pubblici esercizi, due alla Spezia ed uno a Lerici.
Dientro tutto questo, però, si nascondeva una serie di irregolarità nei confronti dei dipendenti, portata alla luce dall'Ispettorato del Lavoro.
Da aprile 2015 a maggio 2017, infatti, i lavoratori in vario modo irregolari occupati in quelle attività sono stati ben 68.
24 erano completamente in nero, altri risultavano occupati per poche ore settimanali ed invece lavoravano 10 o 12 ore al giorno senza alcun riposo settimanale, altri ancora risultavano occupati con un voucher al giorno a fronte di 10 o 12 ore di lavoro.
Le retribuzioni ammontavano a 2,5€ l'ora: per una giornata di lavoro di 12 ore i dipendenti ricevevano infatti (quando li ricevevano) 60€ in contanti.
Non solo, ma anche se in regola per poche ore, le loro retribuzioni "ufficiali" (cioè riportate nei registri contabili) non venivano neanche dichiarate tutte agli Istituti assicurativi INPS ed INAIL.
Grazie all'attività dell'Ispettorato Territoriale del Lavoro spezzino, che ha visto coinvolti ispettori della Agenzia lspettiva ed ispettori INPS, è stata così accertata una evasione contributiva per un imponibile di oltre 467.000€, ai quali corrispondono contributi evasi per un ammontare di circa 184.000€, cui vanno aggiunti 82.000 euro di sanzioni civili.
Al legale rappresentante della società sono inoltre state contestate sanzioni amministrative per un totale di 160.000€, relative alle mancate comunicazioni al collocamento dei dipendenti occupati, alle registrazioni irregolari sui documenti di lavoro, alle mancate comunicazioni dei voucher utilizzati ed aí superamenti degli orari di lavoro legali e i mancati riposi settimanali.
L'Ispettorato Territoriale del Lavoro della Spezia comunicherà ai lavoratori interessati le retribuzioni che sarebbero loro spettate e i molti lavoratori che lamentano differenze retributive da ricevere potranno agire attraverso un legale o la loro associazione sindacale per il recupero delle retribuzioni mancanti.