Lo abbiamo visto dalle immagini pubblicate sui social da numerosi residenti e adesso arriva la relazione ufficiale dell’ufficio lavori pubblici del comune di Lerici, che conferma la situazione di degrado in cui versano i cimiteri di Lerici e San Terenzo. Per questo motivo verranno investiti circa 50 mila euro per interventi di manutenzione straordinaria.
I lavori per il cimitero comunale lericino comprendono: risanamento di parete muraria previa demolizione parti ammalorate e successiva rasatura ed eventuale ripristino con finitura come esistente; Opere murarie per la messa in sicurezza di due piccoli gruppi di lapidi; Ripristino intonaci dove ammalorati nella zoccolatura di alcuni corpi loculi; Ripristino intonaco e pitturazione colonne di ingresso lato strada Pulizia dei camminamenti interni in materiale lapideo a spacco con macchinario ad alta pressione; Taglio del verde lato monte cimitero; Stesura materiale inerte di cava ghiaino 7/15 mediante mezzi meccanici e a mano nel campo di inumazione centrale compreso i percorsi pedonali interni allo stesso.
A San Terenzo invece è previsto il ripristino scalini dell’ossario e pavimenti in cemento, previa demolizioni di parti ammalorate e successiva stesa di apposita malta di riempimento; Posa di nuove canale di gronda e pluviali in PVC color rame.
Ovviamente, dato che i cimiteri comunali devono restare aperti al pubblico secondo gli orari indicati, non possono essere chiusi per tutta la durata del cantiere: “verranno quindi predisposti passaggi obbligatori e le stesse lavorazioni verranno effettuate in modo tale da interrompere solo momentaneamente una parte della struttura. A fine lavori, sarà onere della ditta affidataria il ripristino delle strutture come erano prima dei lavori, vengono comunque contemplate le difficoltà presenti per la realizzazione dei singoli interventi come ad esempio l’accesso poco agevole per il trasporto materiali e l’impossibilità di camminare sopra alle coperture dei corpi loculi dove dovranno essere svolti gli interventi di taglio del verde, impossibilità che non garantisce il perfetto smaltimento degli sfalci”.