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Scoppia la polveriera e San Terenzo viene distrutto: oggi la commemorazione della tragedia di Falconara (foto) In evidenza

di Luca Manfredini – Una data che ha segnato in maniera indelebile la storia di San Terenzo, un evento drammatico entrato nella memoria del territorio lericino e nelle cronache internazionali del tempo.

Ore 02.52 di un mattino burrascoso di 95 anni fa, 28 settembre del 1922, un boato tremendo sovrasta nettamente i tuoni del temporale mentre l’intero paese viene devastato da una pioggia di massi che distrugge case ed oliveti.
144 i decessi, 800 feriti e invalidità permanenti a testimonianza della gravità dell’accaduto; in un nulla temporale un paese, allora minuto, decimato. La collina di Falconara e la sua polveriera esplosero improvvisamente, per l’innesco, addebitato ad un fulmine, delle circa 1500 tonnellate di esplosivo del Regio Esercito Italiano lì custodite.

Questa mattina il Sindaco Leonardo Paoletti ha commemorato, in piazza Brusacà a San Terenzo, le vittime della tragedia e deposto una corona di alloro al cippo che ricorda la tragedia. In contemporanea nell’atrio del Comune di Lerici sono esposte le foto storiche del triste accaduto, le immagini di un territorio ferito a morte, dell’assistenza dedicata ai cittadini e della sua ricostruzione.

“Un avvenimento tremendo che con dolore ricordiamo ogni anno, parte integrante del nostro dna, che va celebrato non solo come distruzione ma anche come partecipazione e ricostruzione - commemora Paoletti - unisco idealmente il pensiero rivolto alle vittime di allora a quelle di oggi, vittime di terremoti e nubifragi che hanno ferito l’Italia. Oggi come allora persone che hanno perso e ricostruito non solo le loro case ma il loro stesso spirito, tragedie e momenti di partecipazione civile ed istituzionale. Come ci ricorda la storia infatti, fu proprio la Marina Militare Italiana la prima ad intervenire qui a San Terenzo, con le proprie imbarcazioni ormeggiate nel golfo ed il loro impegno. Un primo esempio di Protezione Civile in un’evento drammatico citato allora nella stampa di tutto il mondo".

Al discorso di Paoletti in piazza Brusacà è seguita una processione al monumento, dove è stata deposta la corona di alloro, dietro alle insegne del Comune, dei Marinai d’Italia, della Pubblica Assistenza e insieme alla rappresentanza della M.M.I, delle Forze dell’Ordine, del Capogruppo comunale Emanuele Fresco, del Presidente del Parco di Montemarcello/Magra/ Vara, Pietro Tedeschi, e del Parroco del paese, Don Giorgio Rebecchi.

 

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