I giudici della Corte dei Conti hanno stabilito che Luigi Patrone e Rosario Monteleone non dovranno risarcire i soldi chiesti dalla procura contabile: la richiesta è tardiva.
I due, che rappresentavano l’Udc in Consiglio regionale, non dovranno dunque risarcire i 42 mila euro chiesti dalla procura contabile. Il risarcimento rientrava nell’ambito dell’inchiesta "spese pazze" dei gruppi consiliari e il periodo considerato riguardava i primi cinque mesi del 2010, quando Monteleone era presidente dell’assemblea regionale. Tra le spese figuravano un "compenso" da 8mila euro al mese, cene, abbonamenti al treno e una fattura falsificata per il pagamento di alcune ceramiche.
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