Si sono concluse ieri le indagini della Polizia di Stato che hanno permesso di denunciare come responsabile di numerosi furti e borseggi, avvenuti nel mese di maggio, uno spezzino del 1979.
L'uomo è stato fermato per una pura coincidenza, ma dopo alcuni mesi di indagine si è potuto ricondurlo ad almeno tre borseggi.

A dare il via alle indagini la chiamata arrivata alla centrale lo scorso 21 maggio, intorno alle 4.00 di mattina, che segnalava la musica ad alto volume al circolo Arci la Skaletta. Giunti sul posto, dopo le pratiche di rito per far abbassare la musica, i poliziotti hanno notato dei movimenti strani: alcune persone si stavano lamentando accusando un uomo di aver rovistato all'interno delle loro giacche. Vedendo gli agenti avvicinarsi, l'uomo è scappato, abbandonando però la propria borsa a tracolla.
Recuperata, gli agenti hanno forse pensato che si trattasse di una borsa rubata, ma, guardando all'interno, hanno capito che si trattava della borsa personale dell'uomo, che aveva documenti e pratiche personali; all'interno però aveva anche numerosi altri documenti e altrettante schede sim o carte bancomat: così i poliziotti si sono resi conto che si trattava, molto probabilmente, di un ladro seriale.
L'indagine è iniziata così, con un meticoloso lavoro di comparazione tra denunce di furto o smarrimento avvenute nei giorni prima.

Una patente, una tessere sanitaria, due bancomat ed una carta sim, ad esempio, erano di proprietà di un novasere che aveva sporto denuncia di furto dopo aver lavorato come tecnico all'interno di una banca di Sarzana: le immagini delle telecamere di videosorveglianza hanno potuto confermare la presenza dell'uomo spezzino ora denunciato all'interno della banca, addirittura immortalato mentre compie il furto.
C.S. aveva all'interno della borsa persa in Skaletta anche la patente, un foglio con il promemoria delle coordinate bancarie e cinque carte di credito e bancomat di una donna sarzanese che aveva denunciato il furto della borsa il 19 maggio, mentre di trovava all'interno di un ristornate spezzino con il compagno. In questo caso C.S. è stato riconosciuto grazie al riconoscimento fotografico.
Sono stati trovati anche una patente di guida, una tessera sanitaria e bancomat di una donna massese che ne aveva denunciato il furto a bordo di un treno in transito a Vezzano Ligure; una tessera sanitaria di un uomo; una patente, due tessere sanitarie, un libretto postale ed una carta postepay di una donna che aveva denunciato lo smarrimento alla Spezia e i documenti appartenenti ad un cagliaritano che non aveva sporto denuncia.

Il 3 maggio la squadra volante lo aveva già denunciato perché, nella pizzeria dove l'uomo lavorava come pizzaiolo, erano stati asportati 800 euro: furto ricondotto a lui dal proprietario del locale.

L'uomo ha precedenti penali e risulta essere segnalato come assuntore di sostanze stupefacenti, per questo è probabile che l'intensificarsi dei furti dopo il 3 maggio, data in cui ha perso il lavoro in pizzeria, sia dovuto alla necessità di denaro vista la sua condizione di tossicodipendenza.