Sorvolare con i sassi le due carreggiate dell'autostrada per farli ricadere dall’altra parte: questa la sfida folle di quattro ragazzi, con altri quattro intenti a guardarli.
La Polizia fa chiarezza su quanto accaduto ieri pomeriggio e possiamo fornirvi ora una ricostruzione completa, che smentisce in parte quanto inizialmente trapelato, ovvero che i sassi fossero stati lanciati dal cavalcavia.
Tutto è successo ieri pomeriggio, verso le ore 15, all’altezza del Km 93 dell’autostrada A12 Genova- Rosignano, tra S. Stefano Magra e Ceparana, nel punto in cui l'autostrada scavalca il greto del fiume Magra.
L’autista di un autobus di una ditta genovese, passando di lì per fare rientro nel capoluogo, ha avvertito un forte colpo nella parte anteriore ed accostando in corsia di emergenza ha visto che un sasso aveva infranto parte del parabrezza. L'uomo ha chiamato il 113 avvisando dell'accaduto senza, però, avanzare alcun sospetto, ritenendo che il corpo contundente fosse stato sollevato, come talvolta accade, da un altro veicolo.
Mentre gli agenti della Stradale rilevavano quanto accaduto, però, è giunta la notizia che un altro mezzo pesante, nel medesimo posto, era incappato nella stessa situazione: colpito da un sasso sul parabrezza.
Gli uomini della Stradale spezzina, pertanto, si sono insospettiti e sono andati a perlustrare il greto del fiume sottostante.
Giunti sul posto hanno notato degli scooter posteggiati lungo la strada sterrata: i sospetti si sono fatti sempre più concreti e sono diventati certezza quando hanno trovato, proprio lì sotto le carreggiate, otto ragazzini, tutti diciassettenni della zona, intenti a lanciare sassi sull’autostrada.
Più precisamente quattro di questi assistevano divertiti alla sfida che gli altri quattro si erano lanciati: sorvolare con i sassi le due carreggiate per farli ricadere dall’altra parte.
Tutto ciò senza considerare i veicoli che avrebbero potuto, come accaduto effettivamente, essere colpiti.
Per i quattro diciassettenni, tutti riaccompagnati a casa ed affidati agli imbarazzati genitori chiamati dalla Polizia Stradale, è scattata la segnalazione in stato di libertà per danneggiamento ed attentato alla sicurezza dei trasporti.
