Buoni propositi, slogan elettorali, selfie e articoli sui giornali, firme di convenzioni di affidamento per arrivare ad oggi. Però le foto sono inequivocabili e la situazione si commenta da sola. Non vi è traccia di alcun gazebo chiuso (circa 300 mq) e riscaldato d'inverno. Non c'è alcuna manutenzione del verde, anzi, tutto è secco, sia l'erba sia le piante. Non ci sono i gonfiabili. Dei cento metri dell'area destinata a sgambatoio per cani non v'è traccia: unica certezza, gli escrementi sul prato riarso. Non v'è indizio dei due bagni pubblici, anzi no: ci sono, peccato che siano all'aperto e sotto gli occhi di tutti. Non v'è traccia di alcuna cartellonistica. Non ci sono cestini, solo i paletti che dovrebbero sostenerli: un cestino di fortuna è stato realizzato appendendo una busta per la spesa ad un sostegno. I giochi per bambini, quelli presenti, sono rotti e pericolosi. Le grate per lo scolo divelte. Cicche ovunque, un canneto che serve come latrina e rifugio per disperati. Dulcis in fundo, al di là del parapetto le sorprese che non ti aspetti: biciclette, carrelli della spesa, sedie o quello che ne rimane, bottigliette di plastica e di vetro e, per finire, il giaciglio di fortuna di uno dei tanti sbandati che si aggirano impunemente per la città. E così, il degrado è l'unico vero proprietario dell'area. Ma il parco non dovrebbe essere video sorvegliato?
Dov'è finita la collaborazione “bilaterale” tra Consulta e Amministrazione?
Dov'è finito l'affidatario che ha firmato la convenzione con l'Amministrazione?
Chi deve vigilare, su cosa vigila?
ilcittadinosarzana