Il Parco di Montemarcello - Magra - Vara, che dovrebbe essere un'oasi naturalistica dove far proliferare la flora e la fauna autoctone, sta diventando sempre di più un'oasi per le discariche abusive.
Infatti, complici una strada sterrata, anfratti a disposizione, mancanza di controlli, ad ogni passo ci sono micro o macro accumuli di ogni genere di rifiuti: si va dalla barca inizialmente “mollata” sul ciglio del percorso e ora leggermente spostata tra i cespugli (come se ciò fosse sufficiente a nasconderla) ai frigoriferi, dagli pneumatici al televisore; questo per quanto riguarda il “visibile”. Se poi ci si inoltra un po' lungo i sentieri fluviali, ecco le vere e proprie discariche: montagne di rifiuti, materiale edile, plastica in tutte le forme, parti di auto (batterie comprese), serbatoi, tubature in gomma, vetri, pannelli di plexiglas, telai di sedie e sdrai, bidoni, un water chimico, una stirella. Poco più avanti, meno di un chilometro, sorpresa! Una seconda discarica, tipologia di rifiuti un pelo diversa: cassette in plastica, bidoni da colore, teli in gomma, due girelli da bambini e numerose sdraio. La differenza sta principalmente nel fatto che una prima discarica è stata bruciata ma, come l'Araba Fenice, è risorta una seconda volta, dopo che qualcuno ha pensato bene che ne valesse la pena!
Di tutto questo, i primi colpevoli sono coloro che buttano questi rifiuti: non ci stancheremo mai di ribadire che esiste una discarica in Via Silea (per quanto riguarda Sarzana, ma ce n'è una in ogni comune) in cui portare tutto questo materiale che è stato, evidentemente, caricato su un mezzo. Complici sono coloro che dovrebbero controllare il parco, a tutti i livelli.
Non iniziamo ora, come al solito, a rimpallare le responsabilità tra Ente Parco e Amministrazione: ognuno, se non agisce, diventa corresponsabile.
Se è difficile individuare i siti esatti dove tutto questo succede, siamo disponibili, come già successo in passato anche per altre problematiche, a “portarvici per mano”!
ilcittadinosarzana ama la sua città!