"La mattina molto presto di giovedì 6 luglio un cittadino, uscendo con la sua barca, ha constatato che una gran quantità di liquami galleggiava nelle acque prospicienti alla Marina del Canaletto e, siccome a pensar male si fa peccato ma ci si azzecca spesso, abbiamo pensato che gettassero fuori il troppo pieno e che approfittassero del buio con la speranza che nessuno vedesse.
È andata male, qualcuno ha visto e segnalato e noi, puntualmente relazioniamo chi legge di quanto accade.
Pur avendo estrema fiducia nelle istituzioni pensiamo che le stesse, per poter ben lavorare, debbano essere edotte di ciò che accade perché tutto ciò è grave, produce inquinamento e i cittadini del levante ritengono di dover essere protetti da tutte le negatività che gravano sulle loro spalle in quanto sono ormai troppe.
Essi ritengono si debbano avviare controlli più accurati onde evitare che tutto questo accada anche perché tutti sappiamo che una parte dei quartieri non scaricano nemmeno nel depuratore ma direttamente in mare.
Scusate se insisto ma tutto questo non è degno di una società civile ed è una vera vergogna per la nostra città che dovrebbe essere a vocazione turistica".
Rita Casagrande e Franco Arbasetti V.A.S (Onlus)