Si è trattato, come consuetudine, di una festa religiosa celebrata in memoria di san Giovanni Battista nell’antico borgo marinaro.
La festa è iniziata alle ore 21.00 con la santa Messa solenne, celebrata da don Renzo Cortese, insieme a don Federico Paganini, parroco di Lerici e di Tellaro, e al salesiano don Nino di Torino, nell’antica chiesetta di san Giorgio.
Don Cortese, durante la sua omelia, ha sottolineato più volte quanto il nostro carisma battesimale influisca in maniera determinante nella salvezza di ciascuno di noi e ci dia ogni giorno la forza per perseverare saldi nella fede, la Grazia per vivere sempre in comunione con Cristo e la speranza della gioia eterna dopo la morte.
Don Cortese ha anche enfatizzato quanto la tradizione delle feste religiose sia una fervida testimonianza di fede e di cultura per le nostre genti nel corso dei secoli, e quanto sia importante preservare negli anni queste celebrazioni.
Al termine della santa Messa, don Cortese ha benedetto le campane millesettecentesche della chiesetta di san Giorgio, appena restaurate grazie alla generosità e all’impegno dei fedeli che in questi anni si sono prodigati in questo impegno per il paese.
Sono stati necessari tre anni per restaurare le campane, presso Castelnuovo nei Monti (RE), e ora sono tornate alla loro naturale bellezza. Opere d'arte meravigliose, intarsiate nei minimi dettagli, che trasmettono con la loro bellezza e il loro suono la profonda fede cattolica degli abitanti.
Grandi emozioni ha poi suscitato tra tutti i fedeli presenti il suono delle campane, al momento solo digitale, in quanto il campanile della chiesa non è ancora in grado di sostenerne il peso.
Al termine della cerimonia, la processione fino allo scoglio noto col nome di “Isoela”, dove il parroco don Federico Paganini ha benedetto il sacro fuoco battesimale, simbolo dell’azione dello Spirito Santo, acceso dai fedeli sugli scogli antistanti la chiesa.
Don Paganini ha sottolineato ancora una volta quanto il suono melodioso e inconfondibile della campane, in un’epoca fortemente tecnologica e scristianizzata come quella moderna in cui viviamo, sia ancora salutare per l’anima di ciascuno di noi per chiamare a raccolta tutti i fedeli per la celebrazione liturgica dell’Eucaristia, fonte e culmine di tutta l’azione della Chiesa, e per tenere vivo quel fuoco battesimale che deve sempre animare la vita di un cristiano nell’amore verso Nostro Signore Gesù Cristo.
Dopo questi momenti di grande partecipazione spirituale ed emotiva, tutto il paese si è raccolto nella canonica parrocchiale della chiesa Stella Maris di Tellaro per un momento di rinfresco, festa e comunione. In quel momento, il parroco ha ringraziato ancora una volta tutti coloro che in questi anni con il loro impegno hanno reso possibile questo primo importante risultato, e ha anche dato il lieto annuncio che, grazie ai primi fondi raccolti dalla gente in questi mesi, tramite le numerose iniziative di autofinanziamento, lunedì 26 giugno sarebbero iniziati ufficialmente i primi lavori di restauro della chiesetta di san Giorgio.
Una grande cerimonia, molto partecipata dall’intera comunità tellarese e da numerosi turisti incuriositi, e capace di emozionare i presenti, di unire un intero popolo nella nobile iniziativa di restauro della sua chiesa, e di mantenere viva la devozione religiosa dei fedeli nella celebrazione delle feste tradizionali più importanti dell’anno.