Varie decine di persone hanno partecipato ieri sera alle veglie eucaristiche organizzate a Genova e alla Spezia per Charlie Gard, il bimbo inglese di dieci mesi per il quale oggi la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo (CEDU) può confermare la condanna a morte per distacco dei sostegni vitali decisa da tre tribunali inglesi, e a cui i genitori si sono opposti fermamente.
Alla Spezia, la veglia silenziosa si è tenuta presso la cappella del Santissimo Crocifisso, sede dell’adorazione eucaristica perpetua.
A Genova, il rettore della chiesa di Santa Marta, monsignor Sergio Galletti, ha introdotto la preghiera con un’accorata riflessione in cui ha sottolineato che le democrazie occidentali, dopo aver combattuto ed esecrato per decenni gli orrori dei regimi totalitari del secolo scorso, adesso rischiano di ricalcarne le orme, attraverso leggi e sentenze di morte, imposte con la “dittaura del pensiero unico”. Galletti ha letto un brano dell’Evangelii Gaudium, in cui papa Francesco condanna la “cultura dello scarto”, che “addirittura viene promossa”, e per la quale “si considera l’essere umano in se stesso come bene di consumo, che si può usare e poi gettare”. “Non si tratta più semplicemente del fenomeno dello sfruttamento e dell’oppressione, ma di qualcosa di nuovo: con l’esclusione resta colpita, nella sua stessa radice, l’appartenenza alla società in cui si vive, dal momento che in essa non si sta nei bassifondi, nella periferia, o senza potere, bensì si sta fuori. Gli esclusi non sono “sfruttati” ma rifiuti, “avanzi”.” (Evangelii Gaudium, 53).
(Testo: Francesco Bellotti)