In passato molto più frequentata e vissuta, la Via Grande rimane uno dei percorsi più amati dagli abitanti di Riomaggiore che, nei giorni scorsi, si sono rivolti all'Ente Parco proprio per segnalarne lo stato di degrado e al contempo contribuire alla sua pulizia.
Il suggestivo sentiero sale dolcemente mediante un'antica scalinata e raggiunge attraverso coltivi, terrazzamenti e piante della macchia mediterranea, il panoramico santuario che domina il borgo e tutte le Cinque Terre.
Nel corso dell'intervento il bosco ha saputo riservare al laborioso gruppo di volontari piacevoli sorprese.
"Fin da bambini affrontiamo questo sentiero eppure non ci eravamo accorti che la vegetazione potesse nascondere delle terrazze insolitamente ampie per queste zone, un tempo coltivate a castagno. - Dice Francesco Buttà, abitante del bordo di Riomaggiore. - Grazie a questo primo appuntamento si spera che il bosco torni ad essere vissuto anche attraverso l'avvio di progetti di coltivazione in continuità con le colture tradizionali."
Altro gioiello riemerso, la Fontana dei Giandran "che merita di essere valorizzata e riportata all'antica funzionalità, e di venir inserita e segnalata come punto di interesse sulle nuove cartine." – Fa notare Maurizio Cattani, presidente del CAI La Spezia.
Il risultato è una bella pagina di collaborazione tra Ente parco, volontari del CAI e cittadini che hanno dimostrato un grande senso civico e un impegno concreto nella salvaguardia di un paesaggio unico, creato proprio grazie ad un forte senso della comunità. "A seguito della segnalazione il Parco si è rivolto ai volontari del CAI, da anni collaboratori dell'Ente nell'opera di presidio e pulizia dei percorsi escursionistici." – Sottolinea Patrizio Scarpellini, direttore del Parco nazionale delle Cinque Terre - Auspichiamo che queste forme di volontariato siano incentivate in complementarietà con l'assegnazione del servizio di manutenzione e messa in sicurezza della rete sentieristica che verrà aggiudicato mediante bando di gara europeo."
(30 gennaio)