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Mori, l’assessore che sussurrava ai.. “condizionali” (e ai “futuri”) In evidenza

Leggendo fra i verbi delle recenti dichiarazioni…

di Umberto Costamagna - Come nella notte del Palio del Golfo: alla fine, dopo bellissimi effetti colorati, i fuochi artificiali salutano gli spezzini con il gran finale. Un botto fantasmagorico, un crescendo di luci e di “fiori” luminosi, un incalzante ritmo di fuochi sempre più alti, sempre più belli, sempre più fragorosi… e poi la buona notte, si torna a casa.
Mi è venuta in mente questa immagine leggendo una recente intervista di Corrado Mori (al Secolo XIX) nella sua veste di attuale  assessore dalle mille deleghe, che Manfredini, nel caso vincesse le prossime elezioni, si porterà sicuramente a Palazzo Civico.
Due le comunicazioni rilasciate dall’assessore. La prima, quella relativa a un patto con la Marina Militare per una serie di interventi che spaziano dalla costruzione all’interno dell’Arsenale di un megaparcheggio multipiano da 700 posti auto alla pedonalizzazione della soletta di viale Amendola, dalla navigabilità del Lagora (progetto e idea del millennio scorso) al potenziamento del Museo Navale e dei suoi servizi.
La notizia è l’avvio di un negoziato già iniziato o meglio, in puro e testuale burocratese “è già oggetto di una piattaforma imbastita con la Marina Militare”. Ma quando è iniziata questa opera di “sartoria” urbanistica? In questi giorni o è roba che si teneva nel cassetto per i tempi di elezioni?
Ne prendiamo atto e ne siamo felici (a parte la considerazione che progettoni così ampi meriterebbero forse – anzi no, senza alcun forse – un minimo di condivisione con i cittadini) ma la cosa che ci ha fatto pensare sono i “tempi” dei verbi utilizzati da Mori nelle sue dichiarazioni, così come sono riportate virgolettate: tutti rigorosamente coniugati al modo indicativo, tempo condizionale. Ne volete una prova? Scorro velocemente: “servirebbero anche il Museo… potremmo cambiare volto al quartiere… i nuovi parcheggi consentirebbero di liberare piazza Chiodo e piazza Beverini… potremmo rendere pedonale… ricaveremmo nuovo spazio per la viabilità… determinerebbe lo spostamento del corpo di guardia…” e il più bello di tutti, sentite, testuale: “sarebbe (il progettone) quasi a costo zero: ripagheremmo la Marina con servizi di miglioramento delle aree interne dell’Arsenale”! Il petardone finale di luce meravigliosa è partito: buuumm!!! Ma come sarebbe “quasi a costo zero”? Quanti soldi sono “quasi zero”? Mah, misteri del pernicioso morbo dell’annuncite…
Il secondo “botto” invece lascia l’incerto tempo “condizionale” per lanciarsi in un più corposo “futuro semplice”. Questa volta il progetto è l’elettrificazione delle linee di trasporto pubblico e l’aumento delle corse effettuate con bus elettrici. Qui l’assessore sembra più deciso: “è nostra intenzione di arrivare a 5 linee…”. Solo una domanda: nostra di chi? Della giunta che ormai è a fine mandato? E anche qui le idee innovative e futuribili (anche belle e condivisibili) si sprecano e notiamo, rassicurati, che dal condizionale si passa al futuro. Con un’unica “ricaduta” relativa al progetto di “una pista ciclabile da Spezia a Riomaggiore con punti di ristoro e ricarica per le bici elettriche. Contiamo di riuscirvi al più presto: anche in questo cammino siamo già a buon punto.” Al più presto? Ma se fra trenta giorni ci sarà una nuova amministrazione? Contiamo chi?
Non me ne voglia l’assessore che sussurrava ai condizionali (e un po’ anche ai futuri): se davvero queste idee, questi progetti, questi piani si trasformeranno in fatti, magari “inaugurati” da altri assessori, vorrà dire che Corrado Mori ha svolto bene il suo lavoro e ha lasciato in eredità progetti avviati e certi ma che altri concluderanno (e questo significa occuparsi di politica: pensare nel medio e lungo termine e non limitarsi al mandato elettorale).
Ma se per caso si trattasse solo di idee e di ”fuochi artificiali” che durano lo spazio di un’uscita sui media, beh, allora, si tratterebbe di un altro efferato effetto di quella brutta malattia che si chiama “annuncite” e che dilaga soprattutto nei periodi (pre) elettorali!

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