Le successive indagini, condotte dai funzionari del Servizio Antifrode della Dogana della Spezia hanno in breve permesso di risalire all'identità dell'autotrasportatore responsabile del furto e a individuare altri due trasportatori coinvolti nell'attività delittuosa, oltre ad accertare altri tre episodi della medesima fattispecie.
Mediante la tracciatura di alcune "spedizioni" si è esteso l'ambito delle investigazioni alla zona del parmense, dove si è ipotizzata la presenza di un magazzino di copertura utilizzato ai fini della sostituzione del carico.
Sono stati, pertanto, disposti servizi di pedinamento affidati a funzionari della Dogana della Spezia, agli agenti dell'Ufficio Polizia di Frontiera della Spezia e della Squadra Mobile di Parma che hanno consentito di cogliere in flagranza di reato tre persone (tra cui un autotrasportatore), intente a sostituire – all'interno di un magazzino ubicato in Parma - un carico di merce appena ricevuto da una nota società di fabbricazione di arredi ed elettrodomestici (nella fattispecie, n. 102 cucine del valore commerciale di € 102.000,00 circa destinate all' esportazione) con un carico di mattoni di tufo.
L'irruzione nel magazzino ha portato all'arresto dei tre predetti individui, al recupero integrale della merce provento del furto nonché al ritrovamento di un ingente quantitativo di prodotti oggetto di precedente attività criminosa.
Gli arrestati sono stati messi immediatamente a disposizione dell'A.G. ed associati alla casa circondariale di Parma.
Di particolare importanza, per il brillante successo dell'operazione, è stato il coordinamento della Procura della Repubblica della Spezia e la piena condivisione delle informazioni a disposizione dell'Ufficio delle Dogane della Spezia e della Polizia di Stato che ha consentito, dopo un'attività di indagine di una sola settimana di smantellare sul nascere un'organizzazione criminosa particolarmente ben radicata sul territorio.