Ancora non è chiaro il destino sportivo della pista di riscaldamento lunga 300 metri, che confina con via dei Pioppi, ed è saltata proprio per le radici degli alberi che la rendono ormai quasi inutilizzabile se non per il riscaldamento. Si parla di realizzare lì un campo da rugby, nel frattempo ogni domenica mattina la comunità cingalese lo ha reso campo di gara per il campionato interregionale di cricket al quale partecipa una propria rappresentativa.
Una volta completato lo stadio, è auspicabile che il Comune, la Marina e i privati siedano ad un tavolo per trovare adeguate soluzioni per tutto il resto dell'area, che dovrebbe costituire un tutt'uno con il parco del campus universitario in corso di realizzazione nel vicino ex ospedale militare.
Al Montagna il Comune - inquilino della Marina per 19 anni, anzi ormai 17 - ha in corso un investimento pubblico da 1,6 milioni, tutto concentrato sulle tribune e la pista di atletica. Ma le possibilità di trovare un gestore privato in grado di investire nel parco in infrastrutture (in primis bar, ristorante, area giochi) assumendosi il rischio d'impresa si assottigliano per una serie di motivi.
A partire dall'incertezza: chi apre un esercizio commerciale deve poter contare su un orario di apertura che garantisca un afflusso durante tutta la settimana. Invece ai vincitori (nonché unici concorrenti) del bando di gara del Comune, ovvero l'Ati formata da Attivasportutility e Eventiavanti (tra cui i soci di Padre Dioniso), che ha messo sul piatto un altro milione e mezzo di investimenti per la gestione, ad oggi non sono state ancora fornite le risposte ai principali punti interrogativi.
Ad iniziare dalla chiusura alle 12 tutte le volte che gioca in casa lo Spezia, per motivi di ordine pubblico: all'inizio si prevedeva questa misura solo per le partite di grido, ovvero una manciata per tutto il campionato, poi la chiusura al mattino è stata estesa a tutte le gare casalinghe. Cosa si teme? Che qualche esagitato possa entrare dal cancello aperto di via dei Pioppi per fare scorribanda dentro all'area? Ma scusate, non basta chiudere quel cancello, piazzando magari qualche poliziotto per ulteriore tranquilità? Ma che bisogno c'è di chiudere tutto per quattro scalmanati sotto scorta per tutto il tragitto?
Altro problema: la Marina Militare. Come padrona di casa, è previsto nel contratto di locazione stipulato con il Comune che debba autorizzare ogni novità rispetto alla situazione preesistente che era, lo ricordiamo, ridotta ai minimi termini. Con conseguenti tempi biblici.
Non è tutto: il Comune ha chiesto ai privati un canone mensile irrisorio, si parla di 1.000 euro. Mallevandosi però completamente dalle spese per la manutenzione del verde, e parliamo di alcuni ettari....
Su Spezia, Marina e costi del verde la Ati aggiudicataria del bando di gara ha chiesto formali chiarimenti al Comune. Probabile, a questo punto, che le risposte sul futuro del Montagna arriveranno direttamente dalla nuova Giunta che uscirà dalle urne.