L'Alleanza delle Cooperative in Liguria mette al centro il Welfare e lo fa (anche) mettendo a confronto, per tutta la giornata di oggi, in Camera di Commercio, Comuni, ASL, enti di formazione, cooperative, sindacati ed Ispettorato Territoriale del Lavoro. In sala anche molti dei candidati sindaco e candidati consiglieri alle amministrative spezzine del prossimo giugno ed è a loro che spesso si rivolge direttamente Paolo Garbini, Coordinatore LegaCoop La Spezia, nel proprio discorso introduttivo.
"La legge 883 sul Sistema Sanitario nazionale è una delle migliori al mondo ed ha senza dubbi permesso anche di allungare notevolmente l'aspettativa di vita degli italiani. Aspettativa che è costantemente cresciuta sino al 2014, poi il dato si è invertito a causa dei tagli drastici alla sanità - afferma Garbini - Ulteriori tagli non sono accettabili. Occorre investire e farlo soprattutto sulla prevenzione perché permette di avere poi spese effettive per le cure inferiori. Ad oggi, però, si registra un taglio dell'8% sulle spese sanitarie. Il Sistema Sanitario nazionale paga 2600 € per il singolo cittadino, mentre altre nazioni europee ci guardano dall'alto perché investono di più. Oltre tre milioni di italiani non si curano più perché non hanno i soldi per farlo: questo non è tollerabile".
“La funzione del nuovo sindaco sarà indispensabile per il coordinamento del distretto socio sanitario – prosegue Garbini rivolgendosi ai molti candidati presenti sala - non possiamo più perdere tempo; ma dobbiamo investire sulla prevenzione. Mi hanno contattato per mettere sette volte il primo mattone dell'ospedale ma di ospedali ad oggi non ne vedo.
Se gli enti, Regione, Comuni, ASL, non faranno una battaglia comune avremo sempre più pendolarismo e gli spezzini andranno fuori per curarsi. La nostra ASL ha pagato 70 milioni di euro alle altre aziende sanitarie per gli spezzini andati fuori provincia e fuori regione; con tutti quei soldi si potevano assumere professionisti, medici ed infermieri, ed acquistare attrezzature, invece si regalano soldi alle altre aziende sanitarie locali che reinvestono i proventi acquisiti dalla Liguria. Tutto questo mentre nella nostra provincia ogni 3 infermieri che vanno in pensione ne assumiamo 1".
Poi il Coordinatore provinciale LegaCoop, sempre rivolto in particolare ai candidati sindaco, affronta un altro tema, quello delle inclusioni sociali dei malati: “Non ne parliamo mai. Sono tutti favorevoli ma poi non viene mai fatto nulla. Il mondo cooperativo è nettamente favorevole al pilastro pubblico e ritengo che dovremmo copiare quanto fatto dalla Toscana per accedere ai fondi europei per i progetti nella sanità.
I soldi messi a disposizione dall'Europa hanno un disimpegno automatico e noi li perdiamo sempre perché non abbiamo progetti da proporre".