Tutto stava nello scambiare rapidamente e senza farsene accorgere le due borse, così le vittime della truffa si sarebbero trovate tra le mani non l'ultimo modello di smartphone o il pc desiderato, ma solo alcune piastrelle e confezioni di sale da cucina.
E' quanto hanno tentato di fare ieri pomeriggio due napoletani, ai danni di un cittadino tedesco di 58 anni, residente alla Spezia. L'incontro è avvenuto in Via Veneto: i due hanno mostrato all'acquirente una borsa al cui interno c'erano veramente un portatile Macbook Pro ed un cellulare Iphone ma, ricevuti i 1500 euro pattuiti per la vendita, al tedesco hanno consegnato una borsa identica a quella mostrata in precedenza al cui interno c'erano sale e piastrelle. Ottima la fattura del "pacco", per volumetria e peso praticamente identico alla borsa con i veri prodotti tecnologici.
Ad osservare lo scambio, però, c'erano i carabinieri che hanno arrestato in flagrante i due autori dello scambio, con l'accusa di truffa in concorso. A finire in manette sono stati C.I., classe 1986, e D.L., classe 1971, entrambi napoletani. L'indagine era iniziata la mattina, dopo che un primo caso nella città era stato denunciato nella zona del Termo: anche qui la vittima, il proprietario di un negozio di telefonia, aveva consegnato i soldi ed in cambio si era ritrovata con una borsa di sale e mattoni. In questo caso la vittima aveva fornito un'accurata descrizione dell'auto e dei due furfanti e, per questo motivo, ieri pomeriggio i carabinieri hanno agito a colpo sicuro, vedendo un'auto sospetta coincidente alla descrizione fornita dalla prima vittima ed iniziando così l'appostamento.
I due uomini sono stati trovati in possesso di diverse coppie di borse identiche, molto probabilmente da utilizzare nel medesimo modus operandi. Il signore di origini tedesche caduto ieri nella trappola e salvato dalla truffa grazie allìintervento dei carabineiri era stato avvicinato dai truffatori il giorno prima, che gli avevano presentato il vantaggioso affare: la merce, infatti, ha sul mercato un valore complessivo di almeno 3000 euro. Così si erano dati appuntamento nel negozio di via Veneto, scelto per non dare nell'occhio.
Le indagini, pertanto, sono ancora in corso. Gli inquirenti, infatti, stanno indagando su almeno altri tre episodi del tutto analoghi avvenuti in provincia e zone limitrofe nei giorni scorsi: altri casi sono stati denunciati a Chiavari e Livorno, ma, visti i numerosi precedenti dei due, si pensa che l'elenco potrebbe allungarsi.
L'invito delle forze dell'ordine, che a tal fine hanno diffuso le foto dei due uomini (qui sopra), è di segnalare fatti analoghi e di rvolgersi ai carabinieri nel caso qualcuno li riconosca.
I due "trasfertisti" sicuramente avevano intenzione di sfruttare il periodo propizio delle festività, con la città affollata di numerosi turisti e famiglie in festa, per poi cambiare zona e riprendere le truffe in altre città.
Per i due uomini sono stati disposti gli arresti domiciliari.