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Turismo: La Spezia è il comune turistico con le migliori performance In evidenza

di Francesco Truscia - Incremento del 46,6% delle presenze nella provincia negli ultimi 4 anni e crescita dell’11,9% degli arrivi. La Spezia sorpassa per la prima volta Imperia per presenza di stranieri.

Turismo alla Spezia e provincia
La vocazione turistica della Spezia e della sua provincia ormai è un dato di fatto. Quella che negli ultimi anni era stata la speranza di molti, è diventata una realtà che ogni anno vede un aumento consistente nei numeri. Non si tratta più di decidere su quale settore dirottare finanziamenti e progetti, questo è già stato fatto, si tratta di prendere atto della situazione e decidere come promuovere il turismo.

I dati sul turismo alla Spezia e provincia sono chiari: un aumento del 46,70% delle presenze (da 1.657.983 del 2012 a 2.432.267 del 2016) di cui il 62% sono stranieri; questi dati ci proclamano come la seconda provincia della Liguria per presenza di stranieri, per la prima volta La Spezia sorpassa Imperia.

“Parlando del comparto turistico, la crisi non si è proprio vista” - dichiara mostrando i dati turistici Damiano Pinelli, presidente STL - “Vero che c’è stata una flessione degli italiani, ma è stata compensata dagli stranieri. Per la prima volta quest’anno i turisti che vengono dalla Francia hanno superato in presenze quelli che provengono dagli Stati Uniti d’America, con un balzo in avanti dei francesi del 26,8% che li ha portati a prevalere sulle presenze, ma non sugli arrivi dove la fanno da padrona ancora gli U.S.A. Nei primi 8 mercati turistici, 3 (Stati Uniti, Australia e Canada) sono d’oltreoceano: dato estremamente positivo tipico delle realtà turisticamente affermate. C’è stata una leggera flessione di questi tre mercati dovuta al clima di insicurezza in Europa, anche se non tocca direttamente noi. I paesi dell’area scandinava formano il quarto mercato nel nostro territorio. Tra i principali comuni turistici, La Spezia risulta essere quello con le migliori performance, percentualmente, della Liguria, addirittura doppiando il secondo classificato, ovvero quello di Levanto. Negli alberghi c’è un aumento consistente delle prenotazioni e quindi il 2017 potrebbe essere un anno migliore (come flussi turistici) addirittura del 2015”.

Le motivazioni di questo aumento, secondo Damiano Pinelli, sono dovute a diversi fattori: il comune in questi anni ha cambiato pelle ed è diventato attrattivo per il turismo e molti spezzini hanno scelto di lanciarsi in questo settore, al richiamo delle Cinque Terre e soprattutto all’attività di promozione.
“Fatti 100 gli operatori internazionali che vendono la Liguria, 80 vendono La Spezia. Le strutture alberghiere, per circa il 60% degli ospiti che hanno all’interno, non vendono direttamente le camere, sono gli operatori a farlo (booking.com, travelbird.com, etc). Quando partecipiamo alle fiere non andiamo a distribuire volantini, abbiamo agende piene di appuntamenti con i tour operator. Deve crescere la consapevolezza di cosa si deve fare per aumentare gli arrivi, spesso invece ci scontriamo con funzionari e comuni che pensano che mettendo a posto i giardini si sia fatta un’attività turistica. Lo dico per i comuni che intascano la tassa di soggiorno: se i soldi vengono spesi solo per migliorare i giardini non hai fatto un bel niente per il turismo. Bisogna migliorare le informazioni d’accoglienza che in questo momento sono in una fase di crisi ed essere sempre più presenti nei canali di promozione come le fiere. Negli anni passati la Regione sosteneva molto queste attività di promozione, ma ultimamente non è nemmeno venuta alle fiere. Per questo abbiamo deciso di mettere assieme un certo numero “agguerrito” di operatori che hanno contribuito alle spese per andare alla BIT (borsa internazionale del turismo, ovvero una fiera internazionale che raccoglie operatori turistici di tutto il mondo)”, queste le parole di Damiano Pinelli.

Le parole dell’assessore Luca Erba
“Sul ruolo che sta giocando la Regione qualche perplessità ce l’abbiamo. Mi pare che nel corso di questi due anni e negli ultimi mesi c’è latitanza da parte dell’assessore Giovanni Berrino e della Regione. Noi stiamo facendo uno sforzo in questo senso. Purtroppo ci sono sempre meno risorse ed è vero che dobbiamo investire sulla qualità altrimenti rischiamo di perdere questo treno. Come amministrazione ritengo che il lavoro mio e della struttura in questo anno abbia cambiato passo notevolmente con azioni di carattere generale e di ordinamento politico amministrativo per quel che riguarda il tema del distretto turistico, dove abbiamo ottenuto la deroga dal Ministero e alla quale ci si affida ad una continuità politica per vederlo nascere. Dobbiamo programmare più risorse da attingere sulla tassa di soggiorno. Abbiamo ereditato un percorso che ci vedeva forti dell’appoggio della Regione, oggi per forza di cose il territorio deve rimboccarsi le maniche".

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