Lui, G.Z., tunisino del '77, lei italiana, spezzina classe '50, un matrimonio quantomeno sospetto risultato infatti fasullo alla prova dei fatti.
Si sa che il tunisino avrebbe pagato l'italiana per ottenere la cittadinanza attraverso il matrimonio, una pratica che comincia ad affacciarsi in altre regioni ma non ancora nella nostra città.
Dopo un'attenta vigilanza, che ha permesso di verificare che non sussistesse nessuna delle caratteristiche che rendono valido un matrimonio (ad esempio la convivenza), la Polizia di Stato ha provveduto, visti anche i precedenti penali in corso per l'uomo, riguardanti lo spaccio di sostanze stupefacenti, a chiederne il rimpatrio.
Stamattina infatti il tunisino è stato trasferito a Genova ed imbarcato per il paese di origine.
Non si conoscono ancora eventuali provvedimenti a carico della "sposa" italiana.