L'alzarsi subito in piedi - come fece Levi (Matteo), in risposta immediata alla chiamata di Gesù– ci sia di esempio,affinchè siamo pronti alla preghiera perchè il Padre doni in abbondanza nuovi ministri perla Sua Chiesa».
L'ha detto il vescovo, monsignor Luigi Ernesto Palletti, concludendo oggi, presso il seminario di Sarzana, la Messa del pellegrinaggio mariano del primo sabato del mese.
«Quel "seguimi" chiesto a Levi Gesù lo rivolge ad ognuno di noi, nella varietà delle vocazioni. E' una domanda precisa, a cui Levi risponde in maniera altrettanto precisa, alzandosi e seguendoLo. E' questo il modo giusto di porsi nei confronti di Dio: rispondere ad una chiamata. La fede è una risposta. Non siamo credenti poichè siamo più intelligenti, ma perchè rispondiamo».
«Ed è una fede che coinvolge la vita, le dà un inidirizzo nuovo. Gesù non dice: "vai", ma "seguimi". E' Lui che traccia il cammino, Lui porta alla vita.
E dove porta Gesù i suoi discepoli? Gesù non chiama per toglierti da un contesto, ma per inviarti, per mandarti in mezzo al mondo: "Andate e proclamate che il Regno dei cieli è vicino","Andate e fate discepoli tutte le nazioni".
Innanzitutto bisogna stare con Lui. Come si può annunziare il Signore Gesù se non lo si conosce? Poi l'andare ha una sottolineatura. Gesù manda dai peccatori, dai malati.
I Dodici sono stati scelti per diventare coloro che proclameranno la parola. Gesù non sceglie i perfetti, perché la dinamica del Regno dei cieli è diversa da quella del mondo.
I Dodici sono persone concrete. "Non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori". In Lui si trova la misericordia. E noi siamo tra coloro che hanno bisogno del medico e della Sua misericordia».
Testo di Francesco Bellotti