Come spiega l'avvocato Mariangela Belloni, legale dell'uomo, la donna dopo un'accesa discussione, aveva abbandonato il marito, i figli e la casa coniugale e dopo qualche tempo aveva richiesto la separazione, descrivendo oltretutto l'uomo come autoritario, prevaricatore e violento nei suoi confronti ed anche responsabile del fallimento del matrimonio.
L'uomo, dal canto suo, aveva negato tutte le accuse ed aveva a sua volta attribuito il fallimento del matrimonio alla moglie, in quanto intratteneva una relazione con un altro uomo.
L'avvocato Belloni spiega che le indagini difensive si sono concentrate sul computer del suo assistito, al quale la moglie aveva libero accesso.
Sul pc, conferma il legale, sono stati trovati foto e video della donna con diversi amanti, alcuni dei quali, oltretutto, erano stati colleghi del marito.
Questo, afferma l'avvocato Belloni: "Ha causato un indubbio sconvolgimento dell'ambiente lavorativo del marito e lo svilimento ed il disagio sul piano lavorativo e personale del coniuge, di cui ha leso la dignità e l'autostima".
DAL 2012 al marzo 2015 risulterebbero documentati sei rapporti, oltre a quello dell'epoca dell'introduzione del ricorso.
Tutto questo ha portato il Tribunale a condannare la donna e definirla "traditrice seriale".
Nella sentenza, infatti, si legge che: "Nel caso di specie la realtà con cui si è scontrato il convenuto è, si ribadisce, quella di aver subito non uno ma plurimi tradimenti e, quindi, di aver condiviso un rilevante segmento della sua vita matrimoniale con una traditrice seriale".
Il Tribunale ha pertanto condannato la donna a risarcire l'ormai ex marito con 20 mila euro.