Il dirigente tecnico di A.P. ha risposto alle domande rivoltegli da Marcella Ariodante (M5S) riguardanti la richiesta di ampliamento dell'impianto di trattamento rifiuti della Sepor sul molo Garibaldi.
Chiare ed esaurienti le riposte nel merito dell'ingegner Pomo che ha rassicurato tutti i presenti dichiarando che l'impianto esiste da molto tempo e lo spostamento è dovuto alle condizioni non proprio ottimali dello stesso e che le lavorazioni, inerenti soprattutto le acque di sentina delle navi in transito (comprese le imbarcazioni da diporto ed esclusi i natanti) restano quelle già in atto, comprese comunque quelle conferite anche dall'esterno ed in particolare dal porto di Marina di Carrara, sprovvisto di tale impianto.
I fanghi di risulta vengono smaltiti in discarica, dopo la sterilizzazione, e gli oli vengono conferiti alle ditte specializzate nel trattamento e recupero degli oli esausti.
Stesso discorso vale per la frazione di rifiuti solidi che le navi in transito devono liberare.
Anche se non previsto dall'audizione, il consigliere Giulio Guerri ha chiesto chiarimenti anche sulla vicenda delle autorizzazioni concesse dalla Provincia ad Italcementi per l'eventuale trattamento di ceneri da centrali da mescolare al cemento già trattato negli impianti esistenti.
Anche su questo chiaro il parere di Pomo che ha fatto rilevare come Autorità Portuale si sia già da tempo dichiarata contraria alla lavorazione di tali materiali nel Porto della Spezia.