Nell'articolo ci si chiede come sia possibile spiegare il numero sempre più crescente di episodi di abusi e violenze di cui ogni anno rimangono vittime tantissime donne. Ciò si dovrebbe ricondurre ad un atteggiamento assunto dalle donne di oggi che non vogliono più ricoprire il loro ruolo tradizionale di angelo del focolare, dedite alla famiglia, al marito e ai figli. Queste sono le colpe delle donne moderne, troppo impegnate nel lavoro e nella costruzione di una carriera, tanto da perdere di vista quello che è il loro compito principale. "Costoro provocano nell'uomo gli istinti peggiori e se poi si arriva anche alla violenza e agli abusi sessuali, facciano un sano esame di coscienza: forse questo ce lo siamo cercate anche noi?".
Colpa delle donne quindi se ogni tanto si prendono qualche schiaffo o ancor peggio vengono brutalmente assassinate dai loro compagni. Colpa delle donne se hanno istigato il violentatore con il loro comportamento, con il loro atteggiamento o addirittura con l'abbigliamento.
Non riteniamo giustificabile lo scatenarsi dell'aggressività come tentativo disperato di ristabilire un ordine che confermi e legittimi il bisogno maschile di rassicurazione. Sono parole offensive per tutte quelle donne che non sono riuscite a trovare la forza di salvarsi e liberarsi da un rapporto sbagliato, per paura di affrontare nuove violenze.
L'articolo assume toni di retaggio di una mentalità maschilista contro cui generazioni di donne e uomini si sono fortemente battute. Sono millenni di storia, di emancipazione, di diritti civili e sociali acquisiti. Purtroppo questo argomento è di un'attualità impressionante ed inquietante allora ci domandiamo: perché un Parroco non aiuta la propria comunità a ricercare "soluzioni" e "risposte" esaustive invece di pubblicare articoli di violenza sulle donne dai toni improponibili ed inaccettabili? Siamo purtroppo eredi di una storia di enormi condizionamenti che, in tutti i tempi e in ogni luogo, hanno reso difficile il cammino della donna, sottovalutata nella sua dignità, falsata nelle sue peculiarità.
Consigliamo al giornalista che ha scritto l'articolo e al Parroco che l'ha affisso di rileggere le sentite parole di Giovanni Paolo II che nella sua lettera alle donne del 1995 ribadisce il ruolo fondamentale che queste hanno nella creazione di una società veramente a misura d'uomo. Ecco un passaggio che serve a far riflettere ... "non sono mancate, specie in determinati contesti storici, responsabilità oggettive anche in non pochi figli della Chiesa, me ne dispiaccio sinceramente. Tale rammarico si traduca per tutta la Chiesa in un impegno di rinnovata fedeltà all'ispirazione evangelica, che proprio sul tema della liberazione delle donne da ogni forma di sopruso e di dominio, ha un messaggio di perenne attualità, sgorgante dall'atteggiamento stesso di Cristo. Egli, superando i canoni vigenti nella cultura del suo tempo, ebbe nei confronti delle donne un atteggiamento di apertura, di rispetto, di accoglienza, di tenerezza... Grazie a te, donna, per il fatto stesso che sei donna! Con la percezione che è propria della tua femminilità tu arricchisci la comprensione del mondo e contribuisci alla piena verità dei rapporti umani..."
Viene spontaneo chiederci: quanto del suo messaggio è stato recepito e attuato? Ci impegneremo quanto è necessario, per restituire alle donne il pieno rispetto della loro dignità e del loro ruolo affinchè la conquista di fondamentali diritti sociali, economici e politici non venga dispersa.
Le donne dell'Amministrazione Comunale di Lerici
(ass. Fedi Veruschka, ass. Tartarini Olga, cons. Rossi Monica, cons. Seratini Giuliana)