Si tratta di un accordo di collaborazione nazionale stipulato tra Anci (associazione Comuni d'Italia) e il Ministero Giustizia/DAP al quale anche il Comune della Spezia aderisce.
Il lavoro riveste un ruolo di centralità in ogni percorso riabilitativo finalizzato al reinserimento sociale. Questo nuovo strumento permetterà di ridurre il rischio di recidiva attraverso un inserimento nel tessuto sociale grazie ad attività lavorative.
Tra le attività quindi previste dal Protocollo, l'avvio di Programma Sperimentale di Attività in favore della Comunità locale attraverso l'inserimento lavorativo di detenuti e internati.
Nello specifico, la possibilità di stringere Accordi tra il Comune e i Provveditorati regionali e istituti penitenziari per l'inserimento lavorativo dei detenuti e degli internati o tra il Comune e il Tribunale per lo svolgimento del lavoro di pubblica utilità ed altre attività da svolgersi presso la comunità locale.
Il Comune della Spezia, in particolare, individuerà possibili attività lavorative attraverso una ricognizione dei fabbisogni lavorativi nel territorio che potranno essere identificate in settori e attività per le quali, pur essendoci bisogno di manodopera, non vi è offerta di lavoro. Ma anche nell'ambito delle manutenzioni che il Comune esegue in città quindi organizzando piccole squadre di operai che potrebbero occuparsi della manutenzione di strade, giardini pubblici ecc o attività formative per il lavoro artigianale oramai in disuso e destinato all'estinzione.
Un Comitato di gestione composto da 4 membri designati da ciascuna delle parti definirà le attività previste nel Protocollo.