La ristrutturazione della Sede rientra nel piano di investimenti pluriennale che Carispezia ha lanciato per riqualificare la propria rete di filiali e rendere più accoglienti e funzionali i locali che quotidianamente ospitano la clientela. Un progetto importante con investimenti per circa nove milioni di euro nei prossimi 3 anni, volto non solo ad una progressiva rivisitazione e razionalizzazione degli spazi, ma anche ad un ampliamento delle modalità di erogazione dei servizi.
I lavori di ristrutturazione di Palazzo Biassa sono stati avviati nel mese di febbraio nel rispetto dei principi di corporate responsability molto sentiti dalla Capogruppo Criparma Crédit Agricole e condivisi da Carispezia: massima attenzione è stata infatti posta all'impatto ambientale, all'utilizzo dei materiali ed alle nuove strutture. È stata, inoltre, riservata particolare cura nella scelta dei colori per sottolineare il forte legame con la tradizione ligure.
La nuova Sede vedrà accanto alla tradizionale operatività di sportello e di consulenza professionale un'area self. Pensata all'interno della filiale proprio per non pregiudicare il rapporto tra cliente e gestore nell'orario di apertura e garantire adeguata assistenza. Si tratta di un passo importante che fa tesoro anche dei suggerimenti raccolti attraverso le iniziative di ascolto della clientela: con le aree self si punta a snellire i tempi di attesa dando la possibilità di effettuare in autonomia operazioni per le quali fino ad ora era necessario l'intervento di un operatore (prelevamenti ed interrogazioni, versamenti di contanti o assegni).
Durante l'inaugurazione sono stati esposti al pubblico due importanti dipinti di proprietà della Banca realizzati da famosi pittori del nostro territorio: "Fuga in Egitto" opera giovanile di Domenico Fiasella detto il Sarzana e "Sbarco di Caterina de' Medici" di Luigi Agretti.
DICHIARAZIONE Andrea Corradino, Presidente Carispezia – Gruppo Cariparma Crédit Agricole
"Siamo orgogliosi di inaugurare oggi la Sede Centrale, la più importante agenzia della nostra Banca che dal 1926 ha sede a Palazzo Biassa.
Un momento significativo che sottolinea il valore che Carispezia attribuisce alla storia ed alla tradizione locale insieme alla continua volontà di investire in servizi e tecnologia per migliorare il servizio offerto ai nostri clienti.
Un regalo alla nostra Banca e alla città proprio nell'anno in cui festeggiamo i primi 170 anni di attività: un occasione importante che abbiamo deciso di aprire a tutta la comunità."
DICHIARAZIONE Roberto Ghisellini, Direttore Generale Carispezia – Gruppo Cariparma Crédit Agricole
"Essere qui oggi dimostra concretamente quanto Carispezia, in linea con la Capogruppo (ndr. Gruppo Cariparma Crédit Agricole) creda ed investa nel nostro territorio: un piano di investimenti di circa 9 milioni di euro in 3 anni, un approccio tecnologico e di servizio nuovo e moderno.
Un ringraziamento doveroso va a tutti i Clienti ed ai colleghi che hanno vissuto questi mesi di lavori, ma che, sono certo, possono essere orgogliosi del risultato."
CENNI STORICI SU CARISPEZIA
Così come si evince dalla lettura del manifesto istitutivo datato 28 giugno 1842, Carispezia nasce grazie al decisivo impulso delle autorità governative per favorire il sorgere di iniziative previdenziali e mutualistiche nei territori amministrati. L'Italia, in quegli anni, è ancora una nazione divisa in più stati e La Spezia si trova all'interno del Regno di Sardegna.
La città in quegli anni è un piccolo agglomerato urbano con poche migliaia di abitanti ma, nel 1861, con l'inizio dei lavori per la costruzione dell'Arsenale Militare Marittimo, comincia ad attirare un flusso migratorio da tutta Italia che la porta, nel 1923, a diventare Provincia d'Italia con circa 100.000 abitanti. Nello stesso anno, la Banca si trasferisce nello storico Palazzo Biassa, ancora oggi sede della Direzione Generale e della Filiale più importante della Banca.
Contestualmente cresce anche la banca. In quegli anni, proprio tramite Carispezia, il Ministero delle Finanze sabaudo prima ed italiano poi, dispone i pagamenti alle imprese appaltatrici dei lavori per la realizzazione dell'Arsenale stesso.
Dal 1874, anche a seguito dell'introduzione della legge organica sulle Casse di Risparmio, Carispezia apre i suoi interventi al tessuto economico locale, iniziando ad erogare credito. Fino a quel momento, infatti, i depositi sono utilizzati quasi esclusivamente per finanziare le operazioni del Monte di Pietà.
Negli anni immediatamente successivi al primo conflitto mondiale, sono numerosi i mutui a favore di comuni della zona che Carispezia eroga, contro garanzia di deleghe su proventi del dazio, per finanziare la costruzione di importanti opere pubbliche (scuole, strade, acquedotti).
Il periodo che segue, fino al II conflitto mondiale, vede la Banca al centro di interventi di consolidamento e crescita organica. Lo dimostra anche l'aumento del numero dei dipendenti che passa da 20 nel 1924, a 146 nel 1936.
Durante la seconda guerra mondiale, il territorio di riferimento viene duramente colpito dai bombardamenti e lo stesso Palazzo Biassa viene praticamente distrutto. Ciò nonostante Carispezia continua ad erogare credito agli enti ed alle aziende pubbliche. Tra le altre, si ricordano i mutui erogati in quegli anni a favore del Comune della Spezia, di quello di Sarzana e dell'Azienda Municipalizzata del Gas e dell'Acqua.
Al termine del conflitto, Carispezia riprende la Sua attività con rinnovato vigore: quasi a testimoniare l'immediata volontà di ripresa, i depositi passano da 54Mni di lire nel 1944 a 185 milioni di lire nel 1945.
Si apre un nuovo periodo di attività dell'istituto che consentirà alla città di superare i difficili momenti della ricostruzione e della necessaria riconversione del tessuto economico.
NOTA STORICA SU PALAZZO BIASSA
L'edificio principale in cui è ospitata la Direzione Generale di CARISPEZIA deriva da un importante e storico immobile cittadino denominato palazzo Biassa dal nome degli originali proprietari.
Le nobili origini del fabbricato trovano traccia nei testi di storia locale dai quali si evince che nel 1530 nel palazzo fu ospitato, durante il suo soggiorno in città, l'allora papa Clemente VII. La configurazione attuale è comunque ben diversa da quella originale.
Il fabbricato iniziale, infatti, era costituito da una lunga palizzata che si sviluppava lungo la via Biassa che fu poi interrotta nel 1870 per la realizzazione del nuovo asse viario che prese il nome di Corso Cavour.
Al tempo piazza Beverini aveva dimensioni ridotte rispetto alle attuali poiché gran parte del sedime dell'area era occupato da diversi edifici tra i quali quello seicentesco del Capitano del popolo.
In seguito nel 1901 l'area fu ulteriormente ridotta con la trasformazione di palazzo Cenere nel nuovo Palazzo Comunale.
Durante la guerra tutta la zona fu massicciamente bombardata e dopo il 1946 furono demoliti gran parte degli edifici danneggiati che si trovavano nell'are, così che piazza Beverini come oggi appare prese la sua forma definitiva.
Di tutte queste trasformazioni né guadagnò palazzo Biassa che si ritrovò, così come oggi appare, completamente liberato nel suo prospetto principale prospiciente la piazza.
Lo stato odierno dell'immobile è quello conseguente alla ricostruzione postbellica del 1953 che ha portato di fatto alla realizzazione di opere che hanno cancellato nell'edificio ogni reperto storico precedente.
Dal 1926 Palazzo Biassa è la sede della Cassa di Risparmio della Spezia.
