Alla presenza dell'ammiraglio di squadra Gerald Talarico, Ispettore delle Scuole della Marina Militare, del dr. Giuseppe Forlani, Prefetto della Spezia e di fronte alle autorità locali ed ai familiari, il comandante del Raggruppamento, l'ammiraglio di divisione Mario Caruso, ha consegnato l'ambito basco blu ai cinque neo-operatori.
Nel suo discorso, l'ammiraglio Caruso ha sinteticamente spiegato come "la Scuola Subacquei della Marina Militare, prossimo centro di eccellenza della Difesa, è l'unica a poter rilasciare il brevetto di subacqueo militare". Tramite essa, "dall'idea pioneristica dell'uomo che lavorava sottacqua dotato principalmente di coraggio e supportato da rudimentali attrezzature, oggi, gli uomini che COMSUBIN prepara al lavoro in immersione, sono veri professionisti capaci di applicare normative rigide ed usare strumenti che nulla hanno da invidiare alla tecnologia spaziale". Purtoppo però anche quest'anno hanno fatto domanda in 29 e sono arrivati in fondo in 5. "Il numero di brevetti annuali è attualmente insufficiente a colmare le lacune causate dai pensionamenti e dalle perdite di idoneità".
A rendere ancora più solenne la cerimonia ha contribuito la presenza il comandante Andrea Gianoli, classe 1922, Medaglia d'argento al Valor Militare, che tanta parte ha avuto nella storia e nelle tradizioni dei palombari ardimentosi della Marina Militare. Il comandante Gianoli, padrino del corso e brevettato palombaro nel 1941 con il nr. 195, ha rivolto un saluto ai brevettati esortandoli a "portare con orgoglio e fierezza il distintivo della specialità Palombari e ad operare in modo d'essere sempre all'altezza di chi li ha preceduti".
Unitamente ai colleghi Palombari, presso il Gruppo Scuole di COMSUBIN, si sono brevettati quattro sommozzatori della Marina, cinque sommozzatori delle Capitanerie di Porto ed un sommozzatore della Guardia di Finanza.