Nel corso della tradizionale fiera cittadina, la Polizia Locale ha condotto, in sinergia con ASL, Guardia di Finanza e Ispettorato del Lavoro, un’intensa attività di controllo finalizzata alla prevenzione e repressione di illeciti nel settore del commercio ambulante. Durante i tre giorni di manifestazione, oltre agli interventi di regolazione del traffico, di controllo del territorio e di Polizia Giudiziaria, sono state impiegate diverse pattuglie della Polizia Amministrativa per verificare il rispetto della normativa vigente da parte degli esercenti titolari di posteggi assegnati.
Conclusa la fase della “spunta” con l’assegnazione dei posteggi liberi agli ambulanti in graduatoria, i controlli si sono concentrati tra i banchi che ponevano in vendita oltre che generi alimentari anche articoli di vario genere. Le verifiche hanno riguardato il rispetto della pubblicità dei prezzi, la conformità della superficie di vendita e la gestione regolare della titolarità dei posteggi. Parallelamente, ai controlli della Polizia Locale, gli operatori degli altri Enti hanno esaminato la regolarità delle posizioni lavorative dei dipendenti, la correttezza della fatturazione ed il rispetto delle norme sanitarie in materia di conservazione degli alimenti. La Polizia Locale, invece, ha verificato la corretta applicazione del Regolamento della Fiera, con particolare attenzione al divieto di ampliamento delle superfici di vendita oltre i limiti consentiti ed alla normativa regionale sul commercio ambulante.
L’attività ispettiva ha portato all’emissione di 31 sanzioni amministrative, 25 diffide e ordini prescrittivi, con successiva verifica dell’ottemperanza, e 6 sequestri di prodotti alimentari mal conservati o scaduti, con conseguente distruzione della merce. Inoltre, sono stati identificati 3 lavoratori in nero.
Tra le violazioni più significative al Regolamento della Fiera, spicca il caso di una famiglia di commercianti di altra regione che, tramite la costituzione di sei diverse società, era riuscita ad ottenere la disponibilità di oltre 11 posteggi, nel vano tentativo di aggirare le regole. Due di questi venivano illecitamente subaffittati a gestori abusivi non registrati tra gli spuntisti. Uno dei banchi abusivi trattava generi alimentari trasportati appositamente dalle Marche, in violazione delle normative vigenti. Sia i cedenti che i gestori abusivi sono stati sanzionati per un importo di 5.000 euro ciascuno per ogni banco irregolare, configurando responsabilità in concorso per vendita senza autorizzazione.