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Riaperto il Parco di Pagliari, i primi 2.800mq di nuovo a disposizione dei cittadini In evidenza

di Francesco Vito Ciaravino - Concluso il primo lotto di lavori.

Ritorna, riqualificata, a disposizione dei cittadini un’importante area del quartiere di Pagliari, grazie a un intervento voluto fortemente dall’Amministrazione. Nella mattinata odierna, durante un sopralluogo, al Sindaco Pierluigi Peracchini sono state mostrate le novità portate dai lavori. Insieme a lui anche l’Assessore al verde pubblico, Kristopher Casati, e l’Assessore ai lavori pubblici, Pietro Antonio Cimino. Il recupero di questi spazi, promuoverà, in questo contesto periferico rispetto al centro urbano, occasioni di sviluppo e coesione sociale, dando l’opportunità ai cittadini di tutte le età, di passare del tempo nel verde.

Il progetto si inserisce nell’ambito del PR LIGURIA FESR 2021-2027 “Obiettivo di Policy 5”, con lo scopo di riqualificare l’assetto ambientale dotando il quartiere di Pagliari e le aree limitrofe di un sistema organizzato di spazi verdi ad uso collettivo.

“Stiamo facendo molti interventi in questa area, e molti ce ne saranno. Oggi inauguriamo il primo lotto del Parco Sabrina, che abbiamo realizzato in modo ecosostenibile. Il secondo lotto è alla fase di progettazione esecutiva, così da avere più area verde e anche parcheggi. Tutti questi interventi” – afferma il Sindaco – “sono stati effettuati per innalzare la qualità della vita della cittadinanza che risiede qui, recuperando aree in disuso. Ringrazio tutti coloro che hanno contribuito a questa realizzazione”.

Anche l'Assessore Casati ha sottolineato il tema cardine della riqualificazione di aree abbandonate nel territorio spezzino, in modo che queste abbiano nuova vita e possano trovare un’utilità presso gli abitanti del territorio. Casati ha concluso: “Sono state piantate alcune specie di alberi, per rimanere in positivo rispetto al trend di abbattimenti e piantumazione. E’ molto importante curare anche questo aspetto nella nostra città”.


IL DETTAGLIO DEI LAVORI

Note tecniche
Il lotto 1 è delimitato verso nordovest da via Rita Levi Montalcini e diviso in due dalla pista ciclabile, realizzate nel 2023, con relative alberature di tiglio sul bordo della strada e della pista stessa che, sistemata in quel modo, prefigura un futuro accesso al Parco Sabrina non incluso, tuttavia, in questo progetto.

I lavori effettuati
È stato realizzato un percorso ad anello in terra battuta che permetta la fruibilità di tutte le aree destinate a parco. Inoltre è stato creato un collegamento del settore nord-est con un percorso esclusivamente pedonale e un nuovo collegamento del settore sud-ovest del parco con un accesso dedicato che consenta oltre all’utilizzo pedonale le temporanee opere di manutenzione dell’impianto Acam-Iren esistente e infine un percorso pedonale collega via Pitelli con la pista ciclabile esistente.

All’interno del parco è presente un anello del settore meridionale di larghezza ml 2,50 adattabile alla eventuale necessità di rendere il percorso ciclabile e costruiti due collegamenti trasversali, esclusivamente pedonali, con fondo della pavimentazione idonea per l’utilizzo di carrozzine. Il fabbricato militare adiacente il muro in cemento armato delle  

 Casermette è stato demolito. Inoltre è stata verificata stabilità delle alberature esistenti e compatibilità della vegetazione esistente, realizzato un nuovo impianto elettrico e di irrigazione.

 

Il Verde
Infine grandissima attenzione è stata posta sulla scelta e la successiva messa a dimora delle essenze arbore e di arbusti. Una decisone presa a seguito di uno studio approfondito realizzato con la consulenza ENEA.

L’ambito di progetto è situato nella zona orientale dello sviluppo urbano della Spezia, tra le infrastrutture retroportuali e le pendici del monte Montada ricoperte da boschi di Pino marittimo quale specie dominante. Questo per dire che l’ecosistema del Parco Pagliari occupa uno spazio naturalistico piuttosto esteso delimitato ad oriente, dal corso del Magra, ad occidente dalla linea costiera, oggi occupata dalle attività portuali, a nord dalla direttrice naturale del Canale del Molinello-Melara, a sud da quella del canale di Romito.

Il complesso include le aree coltivate di Arcola e Pitelli e le pendici collinari di Pagliari dove sono presenti colture miste di ulivi, orti e frammenti di bosco, la valle poco insediata del torrente Ressora ed i più estesi boschi del monte Canarbino sullo spartiacque sinistro del canale di Romito in sostanziale continuità con quello Valdilocchi.

A buona ragione quindi pur non essendo all’interno di aree protette quali Siti Natura 2000, foreste, terreni coltivati e seminativi con un livello da moderato ad elevato di fertilità del suolo e biodiversità sotterranea, il comprensorio di Pagliari è stato inserito nell’ambito della misura “Protezione della NATURA e della BIODIVERSITÀ, patrimonio e risorse naturali, infrastrutture verdi e blu” volto alla realizzazione di un’infrastruttura verde per assicurare prioritariamente la protezione della natura e della biodiversità.

Il costo per la realizzazione dell’intervento è di euro 270.000,00.

 

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