"Il Comitato per la Tutela dei Diritti in Val di Vara esprime forte preoccupazione per le nuove disposizioni adottate dalla Asl 4 Chiavarese relative al servizio degli infermieri di famiglia a Varese Ligure, che stanno generando disagi significativi per la popolazione e rischiano di compromettere la qualità dell'assistenza sanitaria territoriale.
La scelta dell'Asl 4 di modificare l'organizzazione degli infermieri di famiglia, sostituendo gli operatori che da anni fornivano un servizio essenziale e radicato nel territorio, distrugge il rapporto di fiducia costruito con i cittadini e introduce complicazioni logistiche inaccettabili. La decisione di imporre agli infermieri la timbratura obbligatoria a Varese Ligure rende il servizio meno efficiente e più oneroso, penalizzando soprattutto le fasce più fragili della popolazione.
Le principali criticità che denunciamo:
Perdita della continuità assistenziale: gli infermieri che per anni hanno seguito i pazienti non sono stati reintegrati nel servizio, interrompendo un rapporto di fiducia consolidato con la comunità.
Aggravio logistico e aumento dei costi: il nuovo sistema obbliga gli infermieri a spostamenti inutili, con un incremento delle spese operative che si rifletterà sulla qualità dell'assistenza.
Danni ai cittadini e al diritto alla salute: l'introduzione di nuove regole burocratiche compromette un modello di sanità territoriale che ha sempre funzionato bene, a scapito di chi ha bisogno di cure tempestive e mirate.
Scarsa considerazione per le esigenze locali: la popolazione di Varese Ligure è stata ignorata nella definizione delle nuove modalità operative, nonostante una mobilitazione cittadina con raccolta firme per il mantenimento degli infermieri storici.
A fronte di questa situazione inaccettabile, annunciamo che invieremo una lettera ufficiale al Direttore Generale della Asl 4, Paolo Petralia, chiedendo di rivedere immediatamente le decisioni adottate e di garantire il ripristino di un servizio che risponda realmente alle necessità della popolazione".
Così il comitato per la Tutela dei Diritti in Val di Vara in una nota stampa.