Il 20 gennaio 1945 i nazifascisti misero in atto un grande rastrellamento per sconfiggere i partigiani della IV Zona Operativa. In realtà quella che avrebbe potuto essere per i partigiani una vera e propria catastrofe, si rivelò, nonostante le numerose e dolorose perdite subite, l'occasione in cui essi dimostrarono una capacità di risposta molto alta. Alla fine di gennaio saranno i nazifascisti, molto superiori per numero e armi, a ritirarsi.
Tra le tante perdite subite si ricordano – nel territorio del Comune di Zeri – quelle di Nino Siligato "Nino" e dei giovani di Vernazza.
Siligato, sottufficiale di marina siciliano, partigiano della Brigata Centocroci, Medaglia d'oro al valor militare, fu autore di molte azioni coraggiosissime. Chiamato dal maggiore inglese Gordon Lett per una operazione di sabotaggio tra Villafranca e Pontremoli, in collaborazione con paracadutisti alleati, "Nino", benché febbricitante, volle partecipare ad ogni costo. L'azione ebbe successo ma, sulla via del ritorno, il 20 gennaio 1945, Siligato fu ucciso dai nazifascisti a Codolo, insieme ad altri quattro partigiani. Cadde da eroe. I suoi compagni scrissero così della sua fine: "Nino Siligato, il più famoso, il più bello, il più generoso, il più caratteristico partigiano della Centocroci non era più! Era morto per difendere la vita dei compagni, era morto dopo dodici mesi di durissima lotta contro gli oppressori della sua Patria; sulla neve di Codolo come sul ponte di una nave...".
Siligato verrà ricordato lunedì 20 gennaio alle ore 11 al monumento a lui dedicato sulla strada provinciale sotto Codolo, tra Pontremoli e Zeri, per iniziativa del Comune di Zeri, della Sezione Anpi di Zeri e del Comitato Unitario della Resistenza della Spezia.
Martedì 21 gennaio alle ore 10 a Patigno, presso il Monumento ai Caduti, verranno ricordati i partigiani uccisi dai nazifascisti ai Frandalini di Adelano. Una generazione di Vernazza fu falcidiata: Giovanni Castrucci, Agostino Colombo, Francesco Galleno, Lorenzo Pallano, Francesco Palomba, Emilio Perini, Giocondo Perini, Renato Perini, Marco Sbolci. Renato era il padre di Emilio e Giocondo. Facevano parte del gruppo di Giustizia e Libertà che aveva sede ad Adelano. Con loro caddero anche gli spezzini Ernesto Goldoni e Walter Pedrazzi e Pietro Bonetti, di Reggio Emilia. Sarà presente una delegazione del Comune di Vernazza guidata dal Sindaco Marco Fenelli.
Qui sotto è possibile scaricare le locandine con il programma delle commemorazioni.