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I ragazzi della Comunità "Il Cenacolo" ospiti della prima assemblea degli studenti del Parentucelli-Arzelà In evidenza

L'assemblea ha affrontato il tema della lotta alle dipendenze con toccanti testimonianze dirette.

Nell'auditorium dell'Istituto Superiore Parentucelli-Arzelà di Sarzana si è svolta la prima assemblea annuale degli studenti, dedicata a un tema di grande attualità e importanza: la lotta alle dipendenze.

L'evento ha visto la partecipazione straordinaria dei ragazzi della Comunità "Il Cenacolo", giunti da Saluzzo per condividere le loro storie di vita e il percorso di recupero che li ha aiutati a liberarsi dalle catene della tossicodipendenza e di altre forme di dipendenza. 

I rappresentanti della Comunità (Mirko, Filippo, James e Jesus) hanno raccontato con coraggio le loro esperienze, regalando testimonianze autentiche e profonde.

"Grazie alla Comunità, abbiamo riconquistato la gioia di vivere. La dipendenza non ha l'ultima parola sulle nostre vite", ha affermato uno dei ragazzi intervenuti, sottolineando come sia possibile rialzarsi e riscoprire un senso di speranza. 

Le dipendenze, non solo da sostanze stupefacenti ma anche da alcol, videogiochi e altri comportamenti compulsivi, sono state definite una "piaga generazionale". Il loro messaggio è stato chiaro: la dipendenza può essere sconfitta con il supporto giusto, e nessuno è mai solo nella battaglia contro queste difficoltà.

Un momento particolarmente emozionante è stato quello dedicato a Madre Elvira, la fondatrice della Comunità "Il Cenacolo". Le sue parole di incoraggiamento e fede, che hanno rappresentato una guida per tanti giovani nel cammino di recupero, sono state ricordate durante l'assemblea grazie alla proiezione di un video.

Questo intervento ha toccato profondamente i presenti, trasmettendo il messaggio che la speranza e la solidarietà sono gli strumenti più potenti per affrontare le difficoltà.

L'iniziativa è stata accolta con entusiasmo dagli studenti e dal corpo docente. Tutti hanno sottolineato l'importanza di portare testimonianze dirette nelle scuole, affinché i giovani possano comprendere le conseguenze delle dipendenze attraverso le voci di chi le ha vissute.

"Questo tipo di incontri ha un impatto profondo. I messaggi arrivano più forti e chiari quando a parlare sono persone che hanno affrontato e superato situazioni difficili," ha commentato uno studente. 

L'assemblea ha segnato anche un ritorno alla socialità e alla condivisione in presenza, dopo le limitazioni seguite alla pandemia, grazie all'organizzazione diretta degli studenti. Un momento di vera comunità, come hanno osservato i ragazzi: "Finalmente siamo riusciti a riunire la maggior parte delle classi insieme, abbandonando la modalità a distanza. È stata un'esperienza intensa e partecipata." 

L'incontro, aperto dalle parole di buon lavoro da parte del dirigente Generoso Cardinale, si è concluso con un messaggio di speranza ("La lotta alle dipendenze può essere vinta, e condividere queste storie può aiutare a salvare vite") e di ringraziamento "ai ragazzi della Comunità 'Il Cenacolo' per la loro straordinaria disponibilità e il messaggio alla coscienza di molti giovani".

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