E’ consuetudine che la seconda domenica di ottobre, nel cuore ormai del “mese missionario”, il vescovo della Spezia - Sarzana - Brugnato inauguri l’anno pastorale nella cattedrale diocesana di Cristo Re. Così avverrà anche quest’anno. L’appuntamento è dunque per domenica prossima, quando alle 15.30 il vescovo Luigi Ernesto Palletti presiederà la celebrazione eucaristica solenne, alla quale sono invitati tutti i fedeli della diocesi. Nell’occasione, sino alle 17, non ci saranno altre celebrazioni nelle chiese della città della Spezia. Per chi partecipa, sarà possibile parcheggiare l’auto nel piazzale della cattedrale.
La celebrazione, come detto, è consueta, ma quest’anno assume una rilevanza tutta particolare per l’importanza che nella vita della Chiesa, e quindi anche di tutte le comunità diocesane, assumeranno i prossimi dodici mesi. In primo luogo, come è noto, l’inaugurazione dell’anno pastorale diocesano si colloca esattamente al centro del periodo di svolgimento del Sinodo della Chiesa cattolica: aperto dal Santo Padre il 2 ottobre scorso, proseguirà i suoi lavori sino al 27 ottobre e poi, in seguito, tutte le comunità del mondo saranno chiamate ad approfondire i documenti che ne scaturiranno, perché nelle nostre comunità ci siano un vero dialogo e una vera collaborazione tra tutti i fedeli.
Ma non c’è solo il Sinodo. Il 2025 sarà infatti l’anno del grande Giubileo, il primo del nuovo millennio e dedicato al tema “Pellegrini di speranza”. L’apertura della Porta Santa, nella basilica di San Pietro a Roma, avverrà anche questa volta il 24 dicembre, vigilia di Natale. A seguire, ci saranno cerimonie analoghe nelle chiese diocesane indicate dai vescovi. Il Giubileo sarà occasione forte di rinsaldare i legami tra tutte le diocesi del mondo e la sede apostolica, con i pellegrinaggi a Roma. Ma sarà, o per lo meno ci si augura che sia anche occasione di crescita spirituale delle persone singole e delle comunità. Per questo l’anno pastorale diocesano punta ad interagire con le tante “strade” del Giubileo.
In diocesi, i prossimi mesi saranno importanti anche perché metteranno alla prova la nuova struttura pastorale ed organizzativa avviata dal vescovo Palletti, sin dalla fine di giugno, con la costituzione delle comunità pastorali, raccolte a loro volta nei tre vicariati. Si tratta di una prospettiva delicata, forse impensabile sino a qualche tempo fa, ma resa necessaria dalle mutate condizioni sociali e dalla forte riduzione del numero dei sacerdoti. Un numero ridotto di comunità (trentasei, rispetto alle quasi duecento parrocchie, che comunque non vengono soppresse) potrà consentire forme più forti di legame tra il presbiterio, ma anche tra vescovo, sacerdoti, diaconi, religiosi e religiose e fedeli. I prossimi mesi saranno appunto importanti da questo punto di vista.
Nel frattempo, si profilano eventi significativi. Anche quest’anno, già a partire da lunedì 14 ottobre, il “mandato” che il vescovo affida ogni anno a catechiste e catechisti delle parrocchie non sarà conferito soltanto in cattedrale, ma in tre distinte cerimonie, una per ciascuna delle antiche diocesi, che poi oggi significa una per ogni vicariato: lunedì 14 in cattedrale alla Spezia per il vicariato della città e del Golfo, martedì 15 nella concattedrale di Brugnato per Val di Vara e Riviera e mercoledì 16 nella concattedrale di Sarzana. Tre giorni consecutivi, anche per segnare la continuità diocesana nell’unità dei territori.
Un altro avvenimento importante ci sarà sabato 9 novembre, alle 10.30, in cattedrale alla Spezia: l’ordinazione sacerdotale del diacono Samuele Bragazzi, della parrocchia di Ceparana. Era dal novembre 2018, sei anni or sono, che un seminarista diocesano non veniva ordinato sacerdote. Anche in questo caso, un segno promettente di vita ecclesiale proprio nelle prime settimane dell’anno pastorale.
Infine, il 3 maggio prossimo saranno cinquant’anni dalla consacrazione della cattedrale di Cristo Re alla Spezia.