La notte del 17 settembre i cittadini del centro storico di Arcola si sono ritrovati improvvisamente senz'acqua, come ormai purtroppo succede quasi sistematicamente.
Ci sono volute ben due ore di intervento da parte di una squadra di Acam, per tamponare la falla e ripristinare il servizio idrico. Nella mattina di mercoledì 18 settembre e quindi a distanza di poco tempo, la falla si è riaperta pochi metri più avanti. Sono esasperati e protestano i residenti del borgo millenario di Arcola, costretti a subire queste continue interruzioni di un servizio pubblico fondamentale. Senza trascurare tutta l'acqua potabile che si spreca e corre lungo i carrobbi. "Chi paga tutta quest'acqua potabile che sta uscendo?" - si chiedono. In una situazione analoga sono anche i residenti di Via Porcareda, a Ressora di Arcola, questa volta nella zona pianeggiante lungo l'Aurelia, anche qui le frequenti rotture delle condotte Acam creano non pochi disagi ai residenti, con interruzioni del servizio. Pochi mesi fa lo stesso grido d'allarme si levava anche da Via Pedemonte e da via Giovato, sempre nel piano di Arcola, dove a giorni alterni affioravano in superficie perdite d'acqua dalle condotte ormai obsolete, che si trovano sotto la rete stradale. Qui parrebbe che ora la situazione sia tornata alla normalità. Sicuramente le strutture di intervento nelle emergenze sono efficienti, quindi è molto più facile continuare a tappare i buchi che intervenire strutturalmente per pianificare la messa in sicurezza di ampi tratti dissestati della rete. Ma è innegabile che il problema delle perdite d'acqua è reale e rispecchia i dati contenuti nell'ultimo rapporto Istat sulla rete idrica. Quella che appare non è una bella situazione. Sotto accusa va come al solito il Sud, dove in media il 47% dell'acqua è andata perduta nell'arco del 2008, ma anche al Nord la realtà non è migliore. Le motivazioni rilevate nel report sono molteplici, e tra queste sicuramente la necessità di garantire afflusso alle condutture concesse alle imprese, ma non solo. Tanta acqua va persa a causa di prelievi non autorizzati, o a una mancata regolazione dei flussi e soprattutto, ma questa è una piaga con la quale si combatte da anni, a causa di una rete colabrodo che perde acqua lungo tutto il percorso verso il rubinetto.