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Marina Militare: la base di Maristaeli di Luni è ora un importante centro addestratativo, anche internazionale In evidenza

di Anna Mori - Dal 1968, anno della sua costruzione, sempre al passo con l'evoluzione tecnologica.

La Stazione Elicotteri Marina Militare di Luni è stata costruita nel 1968 e intitolata ad uno dei pionieri dell'Aviazione Navale, Giovanni Fiorini. La base è diventata operativa il 1° novembre 1969 con la costituzione del Quinto Gruppo Elicotteri, affiancato nel 1971 dal Primo Gruppo Elicotteri trasferito da Catania. I primi erano dotati degli Augusta Bell AB-47 J, i secondi degli SH-34.

La base di Maristaeli ha il compito di supportare logisticamente e amministrativamente i due Gruppi di Volo, oltre che di coordinarne l'attività, addestrare e standardizzare gli equipaggi e assicurare il supporto dei mezzi aerei imbarcati sulle Unità Navali o in azione sui siti operativi.

I due Gruppi di Volo, invece, devono mantenere pronti e operativi gli equipaggi e i mezzi assegnati per qualsiasi esigenza operativa o addestrativa. Operano principalmente dalle Unità Navali svolgendo attività antinave, antisommergibile e, assieme ad Incursori e Subacquei della Marina e con la Brigata Marina San Marco, svolgono attività nell'ambito delle operazioni speciali e anfibie.

Con l'evoluzione tecnologica e i mutati scenari operativi, sono cambiati anche i mezzi in dotazione: il Primo Gruppo vola sugli elicotteri MH101A, mentre il Quinto Gruppo sugli SH-90A e MH-90A. Entrambi i Gruppi operano spesso in supporto alla Protezione Civile, aiutando la popolazione in caso di eventi calamitosi quali alluvioni, terremoti, incendi boschivi o in attività di soccorso quali trasporto malati e traumatizzati, ricerca dispersi in mare e in montagna. Recentemente sono stati impegnati nelle operazioni di soccorso in occasione dell'alluvione che ha colpito l'Emilia Romagna.

Dalla costituzione della base ad oggi, gli equipaggi dei due Gruppi sono stati impegnati in più di 205.000 ore di volo, partecipando a tutte le principali missioni nei diversi teatri internazionali.

Una base al passo con i tempi e l'evoluzione tecnologica

La Base di Maristaeli è anche la sede di due importanti centri. Il Centro Sperimentale Aeromarittimo (C.S.A.) e il Centro di Addestramento e Standardizzazione al Volo su Mare, che a sua volta gestisce il Centro Addestramento all'Ammaraggio Forzato e Sopravvivenza in Mare (Helo Dunker) e i due simulatori di volo per elicottero EH-101 e SH-90 (F.C,M.S). Il simulatore di volo per SH-90 è un unicum, perché é presente solo a Luni. Inaugurato a settembre 2023, è una joint-venture con Leonardo e ha già all'attivo circa 600 ore di volo.

"Maristaeli mira ad essere una base con una forte propensione all'addestramento dei piloti e degli operatori di volo, che iniziano la loro carriera nelle Forze Aeree - evidenzia il Capo di Stato Maggiore delle Forze Aeree CV Giuseppe Diana - Questo perché è un'area che ha visto una ristrutturazione intensa delle strutture alloggiative e l'installazione di due nuovi simulatori, che consentono di migliorare la qualità dell'addestramento e garantirne la certezza dei tempi. L'addestramento deve essere efficace e continuativo, e come sappiamo il contesto internazionale e gli impegni che l'Italia ha all'interno delle molteplici coalizioni, vedono la Marina Militare impegnata con le navi in maniera del tutto consequenziale con gli elicotteri imbarcati. Quindi i simulatori sono il futuro.

Un'altra grande opportunità - prosegue il CV Giuseppe Diana - è rappresentata da quelli che sono i processi di addestramento anche delle Marine Estere che acquistano gli elicotteri MH-90A. In particolare, quando si acquisisce un sistema complesso, c'è un grande interesse anche ad avere tutta l'expertise necessaria, e in tutto questo anche Leonardo ha un ruolo importante. Luni, quindi, è diventato un polo addestrativo di rilievo, con importanti sinergie anche con l'industria privata: essendo collocata in area nord, rispetto alle altre basi di Catania e Grottaglie, ha un contatto privilegiato con le industrie nazionali".

Il Capo di Stato Maggiore delle Forze Aeree CV Giuseppe Diana spiega che ci sono vari progetti legati anche a possibili modelli di velivoli a pilotaggio remoto "sia per l'ala fissa che rotante, nuove sfide che la Forza Armata sta introducendo. In questo momento si sta implementando lo Scan Eagle, un velivolo di produzione americana, il processo di introduzione di questi sistemi a pilotaggio remoto per un impiego militare, richiede dei processi di certificazione più complessi rispetto a quelli utilizzati ai fini 'open' per la pubblica informazione e raccolta immagini. Comunque è un processo avviato che sicuramente la Marina sta monitorando perché è inevitabile che diventi un sistema d'arma aggiuntivo a quello del velivolo aeromobile pilotato dall'uomo". 

 

 

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