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Yacht di 30 metri nell'Area Marina protetta delle Cinque Terre, interviene la Guardia Costiera In evidenza

Dai sistemi di monitoraggio del traffico navale è anche emerso che aveva navigato ad una velocità più che doppia a quella consentita nella zona.

Nelle prime ore della mattina di Ferragosto, il personale della Capitaneria di Porto - Guardia Costiera della Spezia ha portato a termine un’operazione di polizia marittima a tutela dell’ambiente marino.

I militari della Sala Operativa avvistavano, tramite i sistemi di monitoraggio del traffico navale e da diporto in dotazione, uno yacht di circa 30 metri nello specchio acqueo antistante le acque di Manarola, area ricadente all’interno dell’Area Marina Protetta delle Cinque Terre. La stessa nave da diporto risultava aver navigato all’interno della Zona C dell’Area Marina Protetta ad una velocità di 23 nodi contro i 10 nodi al massimo consentiti.

L'Area Marina Protetta delle Cinque Terre è stata istituita con il decreto del Ministero dell'Ambiente del 12 dicembre 1997 e comprende i Comuni di Riomaggiore, Vernazza, Monterosso e per una piccola porzione Levanto e, come previsto dal relativo Regolamento, non vi è consentita, tra le altre, la navigazione alle unità di lunghezza superiore ai 24 metri.

Prontamente veniva inviato ad accertare la violazione il battello pneumatico CG B172 del dipendente Ufficio Locale marittimo di Porto Venere; il mezzo della Guardia Costiera intercettava così la nave da diporto di bandiera inglese alla fonda nella zona C dell’Area Marina Protetta così che, accertata la violazione già in precedenza rilevata dai sistemi della Sala Operativa di quanto previsto dal Regolamento dell’Area, procedeva al controllo documentale e alla convocazione del Comandante della suddetta unità presso la sede della Capitaneria di Porto della Spezia per la compilazione dei successivi atti di polizia giudiziaria.

L’attività di pattugliamento della Guardia Costiera nelle aree marine protette viene eseguita regolarmente e, di concerto con l’Ente Parco gestore del sito, intensificata durante la stagione estiva in quanto, alcuni diportisti, richiamati dalle bellezze naturalistiche, transitano nelle aree interdette o, cosa ancor più grave, danno fondo all’ancora su fondali su cui tale attività è vietata. 
La Capitaneria di porto ribadisce l’importanza del rispetto per l’ambiente marino e sensibilizza l’utenza nautica ad una maggiore attenzione e rispetto del mare, al fine di tutelare e preservare l’ecosistema marino.

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