Il Piano, predisposto e adottato dalla Prefettura in osservanza della specifica normativa relativa agli impianti a rischio di incidente rilevante e sulla base degli scenari di rischio esaminati dal Comitato Tecnico Regionale dei Vigili del Fuoco, composto da esperti in materia, prevede si realizzino periodiche esercitazioni, per posti di comando, ovvero su scala reale, per l'adeguamento continuo dello stesso.
Per impianto a rischio di incidente rilevante deve intendersi un complesso industriale per il quale un eventuale incidente sia suscettibile di ingenerare effetti esterni all'area dello stabilimento.
La prova, su scala reale, con effettiva movimentazione di uomini e mezzi, prende in esame il caso del rilascio di benzina all'interno del bacino di contenimento di uno dei serbatoi , con conseguente innesco immediato e sviluppo di incendio stazionario di pozza; verrà ipotizzato il ferimento di un dipendente dell'impianto, che riporterà ustioni e dovrà essere sottoposto a trattamento sanitario.
Nell'occasione, sarà verificato il regolare svolgimento delle attività concernenti il dispositivo operativo previsto dal citato Piano, con particolare riferimento:
- -all'interdizione dell'area di attività ai non addetti alle operazioni;
- -all'attuazione delle misure a garanzia della viabilità per i mezzi di soccorso;
-all'attuazione delle operazioni proprie dei Vigili del Fuoco in relazione allo specifico ruolo d'intervento nelle zone a maggior impatto;
-al trasporto dei lavoratori feriti presso le strutture sanitarie;
-all'evacuazione di lavoratori e visitatori incolumi;
-al flusso informativo tra gli organi del soccorso;
-all'informazione della popolazione.
In zona sicura del piazzale antistante lo stabilimento sarà allestito il Posto di Comando Avanzato (PCA) dei Vigili del Fuoco il cui Funzionario incaricato assumerà, come Direttore Tecnico dei Soccorsi (D.T.S.), il comando tecnico e il coordinamento delle operazioni necessarie per fronteggiare l'emergenza.
La Questura provvederà all'interdizione dell'area a rischio, che sarà, nell'immediatezza dell'emergenza, assicurata dal Comando Stazione Carabinieri di Arcola, coadiuvato, dal Corpo di Polizia Municipale del Comune di Arcola.
Sarà inoltre predisposto, nella stessa area adibita al PCA, il Posto Medico Avanzato sotto il coordinamento del Responsabile del Servizio 118, che attuerà le misure necessarie per contrastare gli effetti sanitari dell'evento, provvedendo al soccorso e al trasporto sanitario urgente di un dipendente dello stabilimento, ferito nell'incidente, e al coordinamento delle unità di pronto intervento sanitario.
Il Prefetto, anche mediante il supporto del Comune di Arcola, assicurerà l'attivazione delle procedure di diramazione dell'allarme e di comunicazione alla popolazione per l'adozione delle necessarie misure di autoprotezione (permanenza o rifugio all'interno dei fabbricati, chiusura delle finestre e delle porte, interruzione dell'eventuale funzionamento di impianti di condizionamento che aspirano aria esterna, stazionamento nei locali dell'abitazione ubicati in posizione contrapposta rispetto al deposito).
Il Questore disporrà, con il concorso del Comando Provinciale dell'Arma dei Carabinieri, del Comando Provinciale della Guardia di Finanza, della Polizia Stradale, della Polizia Provinciale e del Comando del Corpo di Polizia Municipale del Comune di Arcola, attivati secondo le direttive prestabilite, ogni provvedimento necessario per assicurare rapidità di circolazione ai mezzi di soccorso, per evitare l'accesso alla zona interessata dall'allarme ai veicoli ed alle persone non addette alle operazioni e per deviare opportunamente il traffico.
In particolare, a seguito dei sopralluoghi preventivi degli organi competenti per la viabilità, e in osservanza delle relative disposizioni della pianificazione, sono stati individuati 8 (otto) punti di accesso all'area dell'impianto che saranno presidiati per la regolamentazione degli stessi e della viabilità locale, come di seguito indicati:
1) via XXV Aprile angolo via Curiel (Polizia Municipale di Arcola)
2) via XXV Aprile angolo via F.lli Rosselli (Polizia Municipale di Arcola)
3) via XXV Aprile angolo via Don Minzoni (Polizia Municipale di Arcola)
4) via XXV Aprile angolo via Amendola (Polizia Municipale di Arcola)
5) via Porcareda altezza rotonda presso Stazione Carabinieri (Carabinieri di Arcola)
6) via XXV Aprile angolo via Pedemonte (Gruppo Comunale Prot. Civ. del Comune di Vezzano Ligure
7) via Aurelia angolo via Pedemonte (Polizia Municipale Vezzano Ligure)
8) via Aurelia angolo via F.lli Rosselli (Guardia di Finanza).
Non subirà alcun impedimento la viabilità sulla S.S. n. 1 "Aurelia". Inoltre saranno impiegate due pattuglie della Polizia Stradale e una pattuglia della Polizia Provinciale sulla strada statale Aurelia, all'altezza della rotatoria in località Fornola di Vezzano Ligure e una pattuglia della Questura vigilerà in forma dinamica i punti sopradescritti.
Al termine della prova, alle ore 12.00 circa, verrà dichiarata la cessazione delle attività e, successivamente, si terrà in Prefettura una riunione del C.C.S. - Centro Coordinamento Soccorsi, in cui sarà effettuata una prima valutazione sullo svolgimento dell'esercitazione e sulle eventuali criticità emerse, anche ai fini di modifiche e/o integrazioni del Piano di Emergenza.
Alle ore 13.00 seguirà una conferenza stampa che darà conto dello svolgimento dell'esercitazione e delle prime impressioni degli "osservatori" e degli organi ed enti partecipanti.
Prima dello svolgimento dell'esercitazione, nei modi e nei tempi opportuni, il Comune di Arcola provvederà ad informare preventivamente la popolazione e le attività produttive riguardo alle attività esercitative e all'interdizione al traffico del tratto di Via XXV Aprile, corrispondente al fronte dello stabilimento, dalle ore 10.00 alle ore 12.00 del giorno 18 settembre.
L'ipotesi incidentale adottata come scenario esercitativo è classificata nella pianificazione come Top Event; la sua previsione risponde pienamente ai rigidi criteri normativi e tecnici in materia e vi corrisponde, nell'area circostante all'impianto, il massimo impatto esterno; l'adozione di tale scenario è stata appositamente prevista per misurare l'efficacia e la complessiva adeguatezza del dispositivo di intervento agli effetti più gravi di uno degli scenari di rischio individuati, ponendo particolare attenzione ai tempi di attivazione della catena di comando e di dispiegamento degli interventi, e al flusso delle comunicazioni tra gli organi del soccorso.
Oltre alla necessità di adempiere ad una specifica prescrizione, l'esercitazione sul campo risponde all'esigenza di assicurare un appropriato livello di informazione della popolazione sui rischi connessi allo stabilimento, nella sua attuale configurazione di deposito di olii minerali.
La prova, oltre che obbligo normativo, costituisce, per le istituzioni e gli operatori del soccorso, l'occasione di miglioramento la preparazione e le capacità operative da mettere a disposizione della collettività, con evidente vantaggio della stessa.
