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Il Comitato No Biodigestore chiede al Comune di Santo Stefano misure frequenze 5G In evidenza

Vengono chieste misurazioni della frequenza di 26.5 GHz tipica del 5G.

Il Comune di S. Stefano di Magra ha recentemente emesso un’ordinanza che vieta l’aumento del limite del campo elettromagnetico da 6 V/m a 15 V/m, cosa che anche il comitato No Biodigestore Saliceti auspicava facesse. Ma in occasione del consiglio comunale del 27 giugno scorso il consigliere Mondini, presidente della commissione ambiente, ha invitato l’amministrazione comunale ad accertarsi che il controllo sul rispetto del limite dei 6 V/m sia eseguito non solo sulle frequenze della telefonia mobile 4G ma anche e soprattutto su quelle utilizzate dal 5G, di 10 volte superiori a quelle del 4G. I

l consigliere Mondini ha motivato la sua richiesta con il fatto che nel corso dei monitoraggi semestrali, che la Società “Ambiente” di Carrara (MS) (alla quale il Comune ha dato incarico retribuito con diverse migliaia di euro/anno) esegue nel nostro comune da circa un paio d’anni, tale frequenza finora non è mai stata misurata. Il sindaco ha risposto alla richiesta del consigliere Mondini dicendo che nel nostro comune le zone illuminate dal 5G non utilizzano la frequenza di 26.5 Ghz tipica delle onde millimetriche ed è per questo motivo che tale frequenza non è mai stata misurata.

La domanda che sorge spontanea però è come si possa essere certi delle frequenze effettivamente emesse se l’antenna ricevente con cui sono state eseguite le misurazioni semestrali dalla Società “Ambiente” riesce a rilevare solo frequenze massime di 3 Ghz (tipiche del 4G), ossia frequenze dieci volte inferiori rispetto ai 26.5 Ghz (tipiche del 5G).

Come possiamo essere sicuri che non vengano emesse frequenze superiori, potenzialmente dannose per salute umana e dell’ecosistema, se le onde millimetriche a frequenza di 26.5 Ghz non vengono misurate? Siamo consapevoli che i gestori telefonici per ragioni di business perseguono una connessione sempre più veloce e competitiva ad altissima frequenza quale è quella del 5G, pertanto vorremmo essere sicuri che non venga utilizzata a nostra insaputa.

Ci sentiamo quindi in dovere di associarci alla richiesta del consigliere Mondini e di sostenerla chiedendo al Sindaco Paola Sisti monitoraggi delle frequenze più sicuri di quelli svolti finora, che siano realmente in grado di misurare anche la frequenza di 26.5 Ghz, ossia le onde millimetriche, delle quali a tutt’oggi anche il mondo scientifico non possiede certezze riguardo ai possibili effetti biologici. Auspichiamo dunque vivamente che il sindaco di S. Stefano adotti al più presto provvedimenti in questo senso.

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