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Arrestato uno spacciatore colto in flagrante nel centro della Spezia In evidenza

Continuano i controlli interforze nel Quartiere Umbertino e nelle zone limitrofe.

Continuano i servizi ad alto impatto nel quartiere Umbertino con moduli operativi volti al contrasto dell’immigrazione clandestina ed al mantenimento del decoro urbano nel centro storico, integrati dal controllo di esercizi pubblici e di eventuali avventori presenti all’interno ed all’esterno degli stessi.
I servizi, svolti nelle giornate del 19 e del 20 giugno, hanno visto il coinvolgimento del personale della Polizia di Stato della Spezia, con il rinforzo del Reparto Prevenzione Crimine Liguria, della Guardia di Finanza con relativa unità cinofila antidroga, e della Polizia Locale.

Nel corso dei controlli, gli operatori della Squadra Volante hanno sanzionato ai sensi dell’art. 75 del D.P.R. 309/1990 un cittadino straniero, trovato in possesso di tre involucri di sostanza stupefacente del tipo cocaina, dal peso complessivo di 2,739 grammi.

In occasione delle verifiche espletate in alcuni locali cittadini, infine, sono state riscontrate talune irregolarità amministrative, quali, tra le altre, l’occupazione di suolo pubblico, la mancata regolarizzazione delle insegne e la mancata esposizione dei prezzi dei prodotti.
Complessivamente, sono state identificate 134 persone ed elevate sanzioni nei confronti di tre esercizi di vicinato.

Nel corso della stessa settimana, personale della Squadra Mobile ha intensificato l’attività volta al contrasto del traffico illecito di stupefacenti; in particolare, nella giornata di ieri, ha tratto in arresto, nella medesima zona, un trentunenne tunisino, più volte osservato nei giorni precedenti, sorpreso dagli agenti in borghese dell’antidroga all’atto di cedere ad altro soggetto una dose di cocaina.
La coppia, evidentemente dopo aver raggiunto un accordo, si spostava dall’isola pedonale posta davanti alle scuole elementari ed alla Mediateca, sempre discretamente osservata dagli agenti della Polizia di Stato.
Nei pressi dell’intersezione con via Torino si concretizzava l’azione di spaccio: mentre l’acquirente consegnava 20 euro allo spacciatore, quest’ultimo gli cedeva fugacemente in cambio un piccolo involucro, che veniva occultato nel pugno della mano.
Gli operanti, che avevano osservato tutta la trattativa, fermavano sia l’acquirente - che aveva effettivamente appena ricevuto una dose di cocaina - che lo spacciatore.
Quest’ultimo veniva trovato in possesso sia del prezzo della dose appena venduta, che di altre banconote di vario taglio, ritenute probabile provento di analoga attività di spaccio.
Durante la perquisizione, eseguita nell’immediatezza, veniva sequestrata anche altra droga: circa 38 grammi di hashish.
Lo spacciatore veniva trovato in possesso anche di un cutter particolarmente tagliente, utilizzato per frazionare l’hashish da spacciare, che presentava ancora sulla lama evidenti tracce della predetta sostanza.
Stante la flagranza del reato il trentunenne, cittadino tunisino già gravato da precedenti specifici, veniva tratto in arresto.

Nei confronti dell’acquirente, trovato in possesso della dose di cocaina appena acquistata, veniva contestata violazione di illecito ai sensi dell’art. 75 del Testo Unico delle Leggi in Materia di Sostanze Stupefacenti, che sanziona in via amministrativa chi fa uso non terapeutico di droghe.
La posizione dell’arrestato, al quale viene contestato il reato di spaccio, aggravato dalla circostanza di aver ceduto la droga in prossimità di istituti scolastici, nonché di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti - condotta punita dagli articoli 73 e 80 del Testo Unico delle Leggi in Materia di Sostanze Stupefacenti - è ora al vaglio del Sostituto Procuratore della Repubblica dott.ssa Elisa LORIS e poi del Giudice del Tribunale della Spezia, per una puntuale analisi delle sue condotte e responsabilità.
L’arresto è stato convalidato con custodia cautelare in carcere.
Il trentunenne dovrà rispondere anche della detenzione del cutter, del quale non era giustificato il possesso e, pertanto, vietato il porto in luogo pubblico.


È fatta salva in ogni caso - in base agli artt. 27 della Costituzione, 6 della Convenzione europea dei Diritti dell’Uomo, 47 e 48 della Carta dei Diritti Fondamentali dell'Unione Europea - la presunzione di innocenza delle persone sottoposte ad indagini preliminari, che possono far valere, in ogni fase del procedimento, la propria estraneità ai reati per cui si procede.

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