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La Marittima di Lerici torna a chiedere l'intitolazione di una via a Don Gandolfo ed ai "suoi" scout In evidenza

Il "Gruppo San Giorgio" non si arrese al fascismo. La richiesta era stata già avanzata nel 2019.

Nel dicembre 2019 la Società Marittima di Mutuo Soccorso aveva ricordato, con una serie di iniziative, il Gruppo Scout lericino clandestino "Gruppo San Giorgio". Gli scout, infatti, furono sciolti dal fascismo nel 1928. Da quel momento nacquero formazioni clandestine, soprattutto al Nord dopo il '43, e molti scout si unirono alla Resistenza.

Spiegano il Presidente della Marittima Bernardo Ratti, la Segretaria Paola Pescatori ed il Vice Presidente Federico Di Carlo: "Già in quell'occasione, in seguito alla riuscita dell'iniziativa da noi organizzata nel Dicembre 2019 (dal titolo "Don Emilio Gandolfo e gli scout lericini che non si arresero"), in ricordo del Gruppo di scout clandestini lericini chiamati "Gruppo San Giorgio" e del loro fondatore e mentore, Don Emilio Gandolfo, avevamo chiesto che venisse loro intitolata una strada ".

Al convegno, oltre al Presidente della Marittima Bernardo Ratti che parlò dell'attività del Gruppo e dei suoi componenti, intervennero il Capo Masci - adulti scout, Massimiliano Costa, sulle "Aquile Randagie" (il più famoso gruppo scout clandestino); Monsignor Paolo Cabano che lesse il messaggio del Vescovo Luigi Ernesto Palletti; il Professor Egidio Banti sulla figura di Don Gandolfo; Giorgio Pagano, co-presidente del Comitato Unitario della Resistenze,  sui sacerdoti nella Resistenza. Alla presenza di un folto pubblico, tra cui parenti di membri della formazione e di un superstite del Gruppo, a cui fu consegnato un riconoscimento. Con grande interesse dei media, anche nazionali, nonché delle Associazioni nazionali e della Curia spezzina.

"Come ripromessoci - proseguono i rappresentanti della Società Marittima di Mutuo Soccorso di Lerici - abbiamo riproposto al Comune di Lerici l'intitolazione di una via o di una targa, anche in considerazione che nel 2024 cadono i 25 anni dal misterioso omicidio di Don Emilio Gandolfo a Vernazza, uomo di fede e cultura.
Intitolazione di un sito (da individuare), o anche una targa, con il nome del Gruppo, una breve spiegazione e l'elenco dei componenti. E' una pagina importante della nostra storia. Sarebbe cura della Società Marittima di M.S, nel caso di auspicato accoglimento, illustrare gli avvenimenti e i protagonisti".

La "Giungla Silente" lericina era composta da: Giovanni Biaggini; Armando Colotto, Paolo Mamino; Luigi Musetti; Piero Peoni; Sergio Pontremoli; Angelo Ratti (braccio destro di Don Gandolfo tra i ragazzi); Mario Spagnol e Giancarlo Testa. A guidarli, appunto, don Emilio Gandolfo, nome in codice 'Hidalgo' e il parroco Don Costantino Faggioni, 'Nostromo'.


Foto della Società Marittima di Mutuo Soccorso - 1942. Giovani lericini a Maralunga (Lerici) con Don Emilio Gandolfo (sulla sinistra). Una decina di questi diedero vita al Gruppo Scout clandestino "San Giorgio")

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