L’arma dei Carabinieri festeggia 210 anni dalla sua fondazione.
Alla Spezia, la celebrazione si è svolta in Piazza Enzo Fregosi, con una parata, alla presenza delle massime autorità civili e militari della provincia. La piazza nella quale si è svolta a cerimonia è intitolata al “Sottotenente dei Carabinieri Croce d’Onore alla memoria Enzo Fregosi” dove l’anno scorso è stato inaugurato il monumento dedicato ai “Caduti dell’Arma dei Carabinieri”, che intende rendere omaggio ai Carabinieri di ogni ordine e grado che hanno sacrificato la vita al servizio del paese, tra questi: App. Francesco Corradi M.A.V.M. “alla memoria” - Pitelli di Arcola (17.09.1908), Car. Vincenzo Vannini Santo Stefano Magra (13.06.1919), S.Ten. Enzo Fregosi Croce d’Onore alla Memoria Nassirya (IRAQ) (12.11.2003).
Nel corso della cerimonia, oltre ad essere rievocate le date storiche della fondazione dell’Arma dei Carabinieri, e quella del 5 giugno del 1920 quando l’Arma ricevette la prima medaglia d’oro al valor militare per la partecipazione al primo conflitto mondiale, sono state ricordate anche le principali attività svolte nello spezzino.
La storia dell’Arma dei Carabinieri è la storia dell’Italia: da più di due secoli le sue vicende sono unite a quelle della nazione e del popolo italiano che i Carabinieri sono chiamati a difendere, sin dalla loro fondazione in ogni frangente.
La Festa dell’Arma è tradizionalmente anche il momento per fare un bilancio dell’anno trascorso, esaminare i risultati conseguiti e individuare nuovi obiettivi, per garantire un servizio sempre più aderente alle esigenze di sicurezza della collettività. L’essenza del servizio svolto è rappresentata dalle oltre trenta pattuglie che di media, quotidianamente, di giorno e di notte, i Carabinieri della linea territoriale hanno proiettato sul territorio per vigilare, prevenire i reati e garantire il servizio di pronto intervento in risposta alle richieste dei cittadini, interventi operati dalle pattuglie dei Nuclei Radiomobili e da quelle delle Stazioni, cui si sono aggiunti i servizi in borghese dei reparti investigativi.
Proprio l’attività investigativa, orientata a contrastare le minacce alla sicurezza portate sia dalla criminalità di strada che da quella organizzata, ha registrato importanti successi, che vanno dalla disarticolazione di vari gruppi di spacciatori di stupefacenti, al contrasto di bande criminali dedite a furti in appartamento e truffe ad anziani, all’aggressione ai patrimoni accumulati dalla criminalità, al contrasto delle infiltrazioni mafiose nel settore imprenditoriale.
Pur senza entrare nel dettaglio, nel 2023 gli sforzi dei Carabinieri hanno consentito di incrementare di quasi il 5% il numero di pattuglie rispetto ai dodici mesi precedenti, e di deferire 1140 responsabili di reati all’Autorità Giudiziaria traendone in arresto 237.
I soggetti identificati sono stati 41.824 in quasi 33.000 controlli effettuati dai Carabinieri della linea territoriale, rappresentata dal Comando Provinciale e dalle sue articolazioni in Compagnie e Stazioni, cui si sono aggiunti i circa 4.000 dei Carabinieri Forestali, capaci di esprimere un’attività puntuale e incisiva a tutela del patrimonio naturale, quelli dei Carabinieri per la Marina Militare, che hanno condotto attività di polizia militare a protezione dello strumento militare e di scorta ai convogli. Preziosa infine l’attività di controllo e contrasto allo sfruttamento dei lavoratori condotta dai Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro, cui si sono affiancati anche gli specialisti del Nucleo Operativo Ecologico, Nuclei Antisofisticazione e Sanità e i Carabinieri per la Tutela del patrimonio culturale per gli interventi di loro esclusiva competenza.
Tutto questo senza mai perdere di vista quella missione di vicinanza ai più deboli e di tutela della popolazione, nei grandi e piccoli centri, che sin dal 13 luglio 1814 costituisce l’essenza del servizio quotidiano dell’Arma, come è testimoniato dal fatto che i Carabinieri raccolgono in provincia quasi i due terzi delle denunce presentate dai cittadini.
Elementi distintivi
La fedeltà è il valore fondante. Il motto araldico è "Nei Secoli Fedele", ideato per la medaglia commemorativa del primo centenario e divenuto motto ufficiale nel maggio 1932. È del 1935 il primo stemma araldico, che ha conosciuto nel tempo altre quattro versioni, l'ultima delle quali, del 2002, recupera tutti gli elementi delle precedenti. Alla fedeltà sono ispirate la marcia d'ordinanza "La Fedelissima", composta dal Maestro Cirenei nel 1929, e la "Virgo Fidelis", proclamata Celeste Patrona dell'Arma da Pio XII nel 1949, la cui festa ricorre il 21 novembre.
Simbologia
L'anniversario di fondazione si festeggia il 5 giugno, data di concessione, nel 1920, della prima Medaglia d'Oro al Valor Militare alla Bandiera. Gli Alamari, elemento distintivo, accompagnano l'uniforme fin dalla fondazione. La granata sormontata da una Fiamma, da sempre emblema dei Carabinieri, richiama i concetti di lealtà, fedeltà, ardore e onore.