Era il 24 maggio del 1915, quando l’Italia entrò in guerra contro l’Impero Austro-ungarico, per liberarsi definitivamente da una secolare oppressione e completare il disegno risorgimentale dell’unità della Nazione. Questa giornata è ricordata anche attraverso la celebre canzone "La Leggenda del Piave," che racconta i sacrifici e le eroiche gesta dei soldati italiani lungo il fiume Piave.
All'inizio del conflitto, l'Italia era alleata con Germania e Austria-Ungheria attraverso la Triplice Alleanza, ma scelse di rimanere neutrale allo scoppio della guerra nel 1914. Tuttavia, pressioni politiche interne ed esterne, insieme alla promessa di territori austro-ungarici (come il Trentino, il Sud Tirolo e la Venezia Giulia) sancita dal Patto di Londra, spinsero l'Italia a entrare in guerra al fianco della Triplice Intesa (Francia, Regno Unito e Russia).
Il 23 maggio 1915, l'Italia dichiarò guerra all'Austria-Ungheria e, il giorno seguente, iniziò le operazioni militari. Il fronte italiano si estendeva per oltre 600 chilometri, dalle Alpi fino all'Adriatico. Il fiume Piave, che scorre nel Veneto, divenne un simbolo della resistenza italiana contro l'invasore.
La canzone "La Leggenda del Piave" fu scritta da E.A. Mario nel 1918 e celebra la resistenza italiana e il sacrificio dei soldati, e narra come, nel 1917, dopo la rotta di Caporetto, l'esercito italiano si ritirò fino al Piave, dove riuscì a stabilire una linea difensiva decisiva. Le parole iniziali, "Il Piave mormorava, calmo e placido, al passaggio dei primi fanti, il ventiquattro maggio," evocano l'immagine dei soldati che attraversano il fiume per difendere la patria.
Ogni anno, questa giornata è commemorata per onorare i soldati che combatterono e caddero per l'unità e la libertà d'Italia. La linea del Piave, difesa con tanto sacrificio, divenne un simbolo di resistenza e determinazione nazionale.