Il territorio della provincia della Spezia è stato, per diversi anni, teatro di delitti di natura predatoria, truffe e furti in abitazione che hanno creato particolare allarme sociale sia per il numero di eventi denunciati sia per le vittime colpite, per lo più anziani, molto spesso soli o comunque incapaci di porre in essere alcuna difesa. Per la preoccupante diffusione di questo fenomeno criminale il Nucleo Investigativo ha svolto dal luglio del 2019 una specifica attività investigativa, denominata “Settimo Comandamento”, individuando nei componenti di una famiglia sinti di origine piemontese, stabilitasi da diversi anni nella provincia della Spezia, i principali responsabili di tali reati predatori.
L’attività investigativa, oltre al contrasto/repressione dei reati predatori, si è concentrata sull’aggressione ai patrimoni illecitamente accumulati da tali famiglie. Di conseguenza è stata disarticolata un’associazione criminale, dedita alla consumazione di reati predatori, con esecuzione di 19 provvedimenti restrittivi in carcere e contestuale sequestro di refurtiva e materiale impiegato nell’attività delittuosa.
In sede processuale gli indagati sono stati tutti quanti condannati con sentenza definitiva. Allo stesso tempo, accertata la disponibilità di ingenti risorse patrimoniali (fabbricati, terreni, disponibilità finanziarie) e veicoli (autovetture e camper) accumulati negli anni attraverso il profitto dell’illecita attività predatoria, con un’accurata attività di riscontro e documentazione – nell’ambito delle indagini di natura patrimoniale - riferita all’Autorità Giudiziaria, è stato possibile procedere alla confisca dei beni ai sensi dell’art. 17 e seguenti del d.lgs. n. 159/2011 del 06 settembre 2011, (ora legge 161/2017) confermata anche dalla Corte di Cassazione.
L’Agenzia Nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata, al termine dell’iter avviato in conseguenza dell’attività d’indagine svolta dal Nucleo Investigativo e coordinata dall’Autorità Giudiziaria spezzina, ha provveduto con decreto all’assegnazione alla Croce Rossa Italiana di due camper oggetto di confisca al fine di impiego di pubblica utilità.
La consegna dei camper, da parte del Comandante Provinciale Colonnello Matteo Gabelloni al personale della C.R.I. rappresentata dal Presidente Regionale Maurizio Biancaterra nonché da una delegazione del Comitato della Spezia, è stata svolta questa mattina all’interno del Comando Provinciale dei Carabinieri. La data individuata ha un significato molto importante, in quanto definita la giornata della legalità che si celebra il 23 maggio di ogni anno ed è volta a commemorare le vittime di tutte le mafie e in particolare ricorda la Strage di Capaci avvenuta il 23 maggio 1992, in cui morirono il magistrato antimafia Giovanni Falcone, la moglie, anch'essa magistrato, Francesca Morvillo e tre agenti della scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro.
È prossima da parte della stessa Agenzia l’assegnazione degli immobili ubicati nei comuni di Sarzana e Castelnuovo Magra con finalità istituzionali o sociali e quindi nell’interesse della collettività.