La settimana scorsa i COBAS degli autisti ATC hanno presentato alla Prefettura della Spezia un esposto allegando un'analisi dettagliata sui rischi inerenti la "Napoleonica". A valle di questo, è stato organizzato un incontro a cui hanno partecipato alcuni rappresentanti dei Comuni della Spezia e Portovenere, della Provincia e dei COBAS.
Il sindacato ha voluto porre l'attenzione sui rischi per gli autisti e passeggeri dei bus che percorrono la provinciale 530 ogni giorno: visibilità ridotta e spazi di manovra angusti per via delle auto in sosta sui lati della carreggiata.
La Prefettura ha quindi invitato la Provincia a istituire un tavolo tecnico per discutere la situazione con tutti i soggetti interessati.
La Provincia ha già avviato alcuni progetti che prevedono la realizzazione di una rotatoria a Cadimare e l'allargamento di una corsia in corrispondenza dell'abitato di Marola. Si ipotizza anche l'istituzione del limite di velocità a 30 km/h in corrispondenza dei centri abitati e di 50 km/h nei tratti di collegamento tra i borghi che insistono sulla "Napoleonica".
Gli abitanti, anche loro interessati dai disagi, hanno riferito alla Redazione che "Noi chiediamo che in corrispondenza dei centri abitati siano installati semafori che possano essere attivati dai pedoni per l'attraversamento della carreggiata e che vengano predisposti passaggi pedonali rialzati, marciapiedi, e istituita la riduzione del limite di velocità a 40 km h.
Chiediamo anche la realizzazione di aree di sosta, e sottolineiamo la necessità di dissuasori non di sosta ma di velocità, attraverso i passaggi pedonali rialzati, come sono già stati realizzati a Porto Venere e Lerici lungo la strada provinciale 331, dove sono state applicate le norme del Codice della Strada che riguardano i 'centri abitati'. Siamo sempre un paese con 1600 abitanti che insiste su un'arteria dove quotidianamente passano bus di linea e turistici fuori misura" hanno concluso gli abitanti.