"Anche gli spezzini apprezzano il ruolo del medico di famiglia come punto fermo nella gestione della propria salute. La loro stima ci onora e ci gratifica di più in questi giorni, alla vigilia di nuovi percorsi di cura per affrontare le sfide legate alle patologie croniche dei pazienti più vulnerabili, nonché per rafforzare la prevenzione e preparare la sfida della nostra presenza nella Case di comunità".
Lo afferma Maria Pia Ferrara, segretaria provinciale della Fimmg, evidenziando la Giornata Mondiale del Medici di famiglia che cade domenica 19 maggio.
"E' il momento – aggiunge Ferrara – per esprimere gratitudine ai nostri pazienti per la fiducia dimostrata attraverso un sondaggio, condotto su scala nazionale e con risultati omogenei anche qui nella provincia spezzina. Ebbene, il 70 per cento degli intervistati, con picco all'80 tra coloro sopra i 60 anni, si dichiara soddisfatto del proprio medico di famiglia, ritenendolo il punto principale per la salute e un modello per tutto il Servizio sanitario, il cui gradimento ha raggiunto il 45 per cento".
Secondo il sondaggio Ipsos citato da Ferrara "il 77 per cento dei cittadini vorrebbe che il medico di famiglia fosse una persona di fiducia e rappresentasse il punto di riferimento principale per la gestione della propria salute; per il 18 per cento che fosse un supporto, una guida utile per individuare le procedure, gli specialisti e le strutture più adatte alle proprie esigenze".
Cronicità e nuove sfide per i pazienti più fragili, dicevamo. "La Giornata mondiale del medico di famiglia – sottolinea Elisa Angelinelli anche lei rappresentante Fimmg – ci dà l'occasione per presentare la novità dei cosiddetti 'Percorsi proattivi'. Circa un quarto dei nostri pazienti sono affetti da malattie croniche come diabete, bronchite cronica e scompenso cardiaco e grazie a un programma messo a punto di recente con Asl 5, saranno inseriti tutti quanti in un percorso di controllo regolare gestito dal proprio medico di famiglia. Inoltre, avremo un ruolo di primo piano nel portare avanti le campagne vaccinali, per favorire l'adesione di tutti i pazienti, a partire dallo screening del colon retto, fondamentale per intercettare patologie oncologiche".
"La Federazione dei medici di medicina generale – riprende Maria Pia Ferrara – crede nel rafforzamento della medicina territoriale tanto che, primi in Liguria, abbiamo firmato questi nuovi accordi con l'Asl 5 che ci consentiranno di prendere in carico i pazienti over 60 più fragili garantendo un'assistenza completa e tempestiva, compresa quella per coloro che sono restii a sottoporsi a controlli regolari."
"Inoltre - conclude Ferrara - l'ultimo accordo regionale prevede più risorse per il nostro prezioso personale infermieristico, che si occupa di importanti compiti non medici che potranno crescere ancora. Stiamo preparandoci per il futuro esplorando nuove modalità di intervento all'interno delle Case di comunità. Crediamo che il potenziamento della medicina generale e la presenza diffusa del medico di famiglia siano fondamentali per lo sviluppo della medicina territoriale".